Strage in una scuola a Kerch

Diciotto morti e almeno settanta feriti in un'esplosione avvenuta all'interno di un istituto scolastico di Kerch, nella penisola della Crimea, cuore del conflitto ucraino-russo. La città portuale è parte integrante del territorio russo e attraverso un ponte collega proprio la penisola annessa alla Russia.

Le ultime notizie

Le autorità della Crimea hanno comunicato alla stampa che l'autore dell'attacco sarebbe uno studente che frequentava il quarto anno dell'istituto professionale colpito. Gli inquirenti, secondo quanto riporta Russia Today, non stanno più indagando per terrorismo ma per omicidio. Dopo l'esplosione, provocata con un ordigno artigianale, lo studente si sarebbe suicidato con un colpo di pistola. Il corpo dell'attentatore è stato ritrovato dalla polizia all'interno dei locali della biblioteca della scuola. 

L'esplosione

La quasi totalità delle vittime sono studenti dell'istituto politecnico. Le nuove informazioni a disposizione degli inquirenti hanno fatto escludere l'ipotesi terrorismo come inizialmente era stato paventato. Infatti, il Cremlino aveva subito smentito la prima versione diffusa secondo cui lo scoppio sarebbe stato provocato da una fuga di gas. Dmitry Peskov, storico portavoce del presidente Vladimir Putin, aveva detto alla stampa che le indagini stavano seguendo anche la pista dell'attacco terroristico. Peskov aveva inoltre detto che il presidente Putin è stato informato dell'esplosione e sta seguendo costantemente gli sviluppi.

I soccorsi

Il personale dell'ospedale di Kerch, intanto, alle prese con l'emergenza, ha comunicato alla stampa di aspettarsi l'arrivo di nuovi feriti. Per il momento, ha dichiarato l'agenzia di stampa nazionale Tass, ci sono già molte persone in sala operatorie e che sono state soccorso al pronto soccorso. Alcuni testimoni ascoltati dai media locali, secondo quanto riporta il quotidiano inglese “The Guardian”, hanno detto che ci potrebbero essere state sparatorie e anche tentativi di prendere ostaggi prima dell'esplosione. Il portavoce del Cremlino ha anche comunicato che: “Un gruppo aereo mobile dell'Ufficio Crimea del Ministero delle Emergenze e i servizi di soccorso della città sono stati mandati sulla scena”. Sono stati inviati anche tre elicotteri Mi-8 con psicologi e soccorritori a bordo originari di Sochi e Rostov-on- Don”. Sergej Aksënov, il capo della Repubblica di Crimea, e il ministro della Sanità della Federazione russa, Veronika Skvortsova, si sono già recati sul luogo dell'esplosione e stanno coordinando il piano di soccorso ai feriti. Il Cremlino ha anche comunicato di aver inviato le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime.