Strage di Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi individuati a nord di Parigi

I fratelli Kouahci, sospettati per l’eccidio di Parigi, sarebbero barricati in una casa di Crepy-en-Valois, a nord di Parigi. Le forze speciali francesi sono schierate nei dintorni della zona, che è la stessa della stazione di servizio che i due fratelli hanno svaligiato stamane. I due hanno abbandonato la vettura a bordo della quale viaggiavano, secondo quanto riferito da un testimone. Tutti i bambini della localita’ sono chiusi nelle scuole.

Gli autori del commando stavano preparandosi ad andare probabilmente verso il Belgio, ma sono stati riconosciuti a una pompa di benzina. Da lì l’allarme, e poi la tenaglia che si è stretta intorno a loro. Ora sarebbero barricati in una casa a 70 km dalla capitale. “Un’operazione è in corso” a Crepy-le-Valoise, ha confermato la prefettura dell’Oise, in una situazione che appare ancora confusa. I due principali sospettati, i fratelli di origine algerina nati in Francia Said e Cherif Kouachi, di 32 e 34 anni, entrambi reduci dalla “Jihad” in Siria, sono stati segnalati da un benzinaio vicino a Villers-Cotterets, 85 km a nord-est di Parigi, mentre viaggiavano in un’auto con la targa nascosta carica di armi lungo la statale RN2.

Dopo una notte di blitz delle teste di cuoio in diverse località della Nazione, il più giovane dei tre ricercati per l’attacco a Charlie Hebdo, l’autista dei killer, “si è consegnato alla polizia”. Il ragazzo si sarebbe consegnato in tarda serata a Charleville-Mezières. Ha 19 anni, e secondo le stesse fonti sarebbe “il meno implicato” nella pianificazione e nell’esecuzione dell’attacco.

Intanto sono state giudicate dai medici “fuori pericolo” le quattro persone rimaste gravemente ferite nell’attacco di ieri mattina alla redazione di Charlie Hebdo, nel cuore di Parigi.  Erano state colpite anche loro dai due killer che avevano fatto irruzione armati di kalashnikov nella sede del settimanale satirico uccidendo 12 persone e ferendone 11. Ecco la lista completa delle vittime: Stephane Charbonnier, alias Charb, vignettista e direttore; Georges Wolinski, vignettista; Jean Cabut, alias Cabu, vignettista; Bernard Verlhac, alias Tignous, vignettista; Philippe Honoré, vignettista; Bernard Maris, economista ed editorialista; Elsa Cayat, psicologa e giornalista; Michel Renaud, ex consigliere del sindaco di Clermont Ferrand; Mustapha Ourrad, correttore di bozze; Fréderic Boisseau, addetto alla portineria; Franck Brinsolaro, poliziotto; Ahmed Merabet, poliziotto.