Sisma 2016, archiviata la denuncia di Amatrice a Charlie Hebdo

Il comune laziale reagì duramente alla pubblicazione di una copertina del settimanale satirico in cui le vittime del terremoto erano paragonate a un menù

E’ stata archiviata la denuncia che la città di Amatrice ha presentato contro il settimanale satirico francese, Charlie Hebdo, all’indomani del terremoto del 2016. Il Tribunale di Parigi ha infatti giudicato “irricevibile” l’istanza inoltrata dal comune laziale poco dopo il devastante sisma del 24 agosto. La redazione di Charlie, infatti, aveva riservato ad Amatrice una copertina in cui paragonava le vittime insanguinate a pietanze contenute in un menù. “Penne al pomodoro”, piuttosto che “penne gratinate”, fino a parlare di “lasagne” mostrando delle lastre di cemento che schiacciano delle persone. La copertina aveva sollevato numerose polemiche e indignazione in Italia, specie nella città di Amatrice, dove il bilancio delle vittime è stato il più grave.

La critica di Amatrice

La replica alle critiche italiane arrivò ancora una volta dai disegnatori di Charlie Hebdo. Una vignettista pubblicò un fumetto in cui, mostrando una donna sotto le macerie, spiegava: “Non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia”. Il processo per diffamazione è stato avviato il 9 ottobre scorso, mentre la denuncia risale allo stesso 2016, presentata dal legale del comune di Amatrice, Mario Cicchetti. Disse allora: “Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale. La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia. Ma non tutto può essere ‘satira’ e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice”.