RISCHIO INVASIONE NELLE FALKLAND. LONDRA INVIA UOMINI E MEZZI

Dopo 33 anni si riaccendono le tensioni sulle isole Falkland, arcipelago situato a largo dell’Argentina e conteso da sempre tra Bueons Aires e Londra. Il ministro della Difesa britannico, Micheal Fallon, ha annunciato l’invio di nuove truppe. Una decisione presa per scongiurare il rischio di una nuova invasione da parte delle forze armate sudamericane. Secondo il quotidiano The Sun in loco si troverebbero 1.200 uomini con a disposizione una piccola flotta di elicotteri Sea king. “Vogliamo che la popolazione delle Falkland – ha detto Fallon – senta di essere al centro della nostra attenzione”.

Le Malvinas (questo il nome in spagnolo) erano già state al centro di un intervento di David Cameron a Natale. Il primo ministro aveva proclamato una sorta di anno delle Falkland: per il 2015 aveva promesso una statua di Margareth Thatcher e una “strenua difesa della libertà che lei vi ha assicurato”. Agli isolani dovrebbe anche arrivare anche una medaglia al valore per il loro ruolo nel conflitto del 1982. Il prossimo 21 aprile si svolgerà una grande parata, guidata dal governatore Colin Roberts, per il compleanno della Regina Elisabetta.

L’arcipelago è Territorio d’Oltremare del regno Unito che dal 1833 vi ha aperto una base navale e quattro anni dopo un ufficio di amministrazione coloniale mentre l’Argentina ne rivendica tuttora la sovranità. Nel 1982 sono state teatro di una guerra in cui Londra è uscita vittoriosa e Buenos Aires sconfitta. Il 2 aprile le la dittatura argentina ha invitato un contingente militare di cui l’Onu ha immediatamente chiesto il ritiro mentre il Regno Unito, guidato dall’allora primo ministro Margareth Thatcher, ha reagito con la massima forza: navi da guerra, sottomarini nucleari, aviazione e truppe di terra.

In poche settimane ne ha ripreso il pieno controllo ma la disputa non è mai finita e, anzi, si è acuita durante il governo Kirchner. I 3000 abitanti – in maggioranza britannici di origine scozzese – nel 2013 hanno votato per mantenere lo status politico di Territorio Britannico d’Oltremare, un plebiscito al 99,8% che l’Argentina ha definito una farsa. Dopo la guerra, a differenza degli territori, gli abitanti delle Falkland hanno piena cittadinanza britannica.