NUCLEARE, LA TRATTIVA NON SI FERMA. GLI ULTIMI TENTAIVI PER RAGGUNGERE UN ACCORDO

I colloqui a Losanna sul nucleare iraniano che vedono coinvolti Teheran e il gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) si sono interrotti, “riprenderanno tra poche ore” aveva scritto con un Tweet Maria Harf, del dipartimento di Stato degli Usa. Le delegazioni riunite nella cittadina svizzera stanno provando a superare gli ultimi nodi che ostacolano la chiusura dell’intesa, in particolar modo i tempi della revoca delle sanzioni contro l’Iran.

“Siamo ai metri finali, i più duri”, aveva affermato ieri il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. La scadenza per giungere ad un accordo conclusivo sul tema del nucleare era prevista per il 31 marzo e il presidente Barack Obama in una telefonata con il ministro degli Esteri John Kerry ordinando di trattenersi a Losanna per “andare avanti”. L’intervento è avvenuto durante la videoconferenza con il team della sicurezza nazionale avvenuta nella notte del 1 aprile, quando si è verificato il “braccio di ferro” con le autorità di Teheran.

Ancora non è possibile sapere se le parole del presidente Obama siano riuscite o meno a modificare il corso delle trattative, certo è che gli Stati Uniti nella sera del 1 aprile hanno mostrato un certo nervosismo minacciando di abbandonare la seduta. A fine giornata dunque i Paesi del 5+1 dovrebbero giungere a un compromesso finale, ma qual’ora questo non accadesse non si esclude un inasprimento delle sanzioni. Da parte sua il portavoce della Repubblica Islamica, Zarif ha così esortato le potenze mondiali presenti al tavolo: “L’Iran ha mostrato la sua disponibilità a impegnarsi con dignità. E adesso arrivato il momento che le nostre controparti colgano il momento e utilizzino questa opportunità che potrebbe non ripetersi”