Netanyahu valuta l'annessione degli insediamenti

Benjamin Netanyahu starebbe valutando insieme all'amministrazione americana la possibilità di annettere a Israele gli insediamenti ebraici nella Cisgiordania occupata. Lo riporta l'Agi. Il relativo progetto legislativo è stato però stoppato dallo stesso premier, consapevole della necessità di tenere concentrata l'attenzione del Paese sulla sicurezza.

Il progetto

Netanyahu è sotto pressione da parte della destra israeliana che vorrebbe un'accelerazione nell'iter legislativo per dare il via libera alla sovranità sulle colonie in Cisgiordania. Una mossa che peserebbe come un macigno sulla soluzione di “due Stati per due popoli” per mettere fine al conflitto israelo-palestinese. Netanyahu ha detto ai deputati del suo partito, il Likud, di voler coordinare una simile decisione con gli Stati Uniti a causa dell'importanza strategica di Washington per lo Stato ebraico. Il premier ha già incassato un primo storico successo ottenendo dall'alleato americano il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d'Israele ma, nonostante il sostegno della Casa Bianca è certo che l'annessione unilaterale di territori della Cisgiordania scatenerebbe la reazione della comunità internazionale.

Focus sulla sicurezza

Da qui, il blocco opposto dal premier alla proposta avanzata da due deputati israeliani (uno del suo stesso partito) per una normativa che dia il via libera alla sovranità israeliana sulle colonie. In questo momento, ha spiegato il premier, secondo quando riferito dal suo portavoce, lo Stato ebraico deve focalizzarsi sulla sicurezza del Paese dopo il recente scontro con la Siria che ha portato all'abbattimento di un caccia con la stella di David, il primo dalla guerra in Libano negli anni '80.