L’OCCIDENTE IN TRASFERTA A SHARM STRIZZA L’OCCHIO ALL’ECONOMIA ARABA

Con “Egypt the future” ha preso il via il summit economico di Sharmm el Sheik con l’obiettivo di rafforzare gli investimenti del Paese e di supportare il presidente Al Sissi, che solo due anni fa con un colpo di Stato mise fine al governo dei Fratelli Musulmani. Sono 3 gli obiettivi principali della conferenza: presentare la visione economica del governo egiziano, fornire le diverse opportunità di investimento in vari settori e proporre progetti specifici.

Nella nota località del Sinai meridionale, la conferenza ospiterà 112 Paesi, 30 capi di Stato e circa 2 mila fra delegati di compagnie, industrie e istituti economici, e che secondo alcune stime potrebbero arrivare fino a 6 mila. Secondo alcune fonti locali, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait avrebbero già annunciato aiuti e finanziamenti per un totale di 12 miliardi di dollari.

Durante l’evento, che durerà tre giorni, le autorità del Cairo promuoveranno le opportunità di investimento per gli operatori esteri, in particolar in riferimento al progetto del Canale di Suez e del Triangolo d’oro nell’Alto Egitto. Cooperazione con partner stranieri, è questo il primo passo per rinnovare l’economia del Paese.

“L’Egitto è un’area straordinaria di opportunità. Abbiamo fiducia nel Paese e nella sua leadership, nelle sue riforme macroeconomiche ambiziose: sosteniamo la sua missione in favore della prosperità e della stabilità” ha dichiarato Renzi nel suo intervento all’incontro, durante il quale ha lodato la “saggezza” del presidente egiziano al Sisi che lo ascoltava in platea. “La sfida egiziana – ha concluso il premier – è anche la nostra sfida, la stabilità dell’Egitto è la nostra stabilità”.