L'intelligence irrompe negli uffici di Guaidò

Si aggiunge un nuovo capitolo alla faida tra Nicolas Maduro e l'autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidò. Infatti, nelle ultime ore, gli agenti del Sebin – l'intelligence venezuelana – avrebbero fatto irruzione negli uffici di Guaidò. La notizia è stata riferita dalla deputata dell'opposizione Delsa Solorzano. “Ci hanno appena confermato la presenza di funzionari della Sebin all'interno dell'ufficio del presidente Guaidò”. La Solorzano ha precisato che gli agenti, vestiti di nero e con un cappuccio a coprire il volto, hanno sorvegliato per ore la torre di Zurigo dove si trova l'ufficio del leader dell'opposizione, autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela e riconosciuto da circa 50 Paesi. 

Le paure dell'opposizione

“Qualunque sia la procedura in corso – ha detto la Solorzano – sta avvenendo senza autorizzazione e senza testimoni“. Sul posto sono giunti vari deputati dell'opposizione esprimendo il timore che l'irruzione possa servire a depositare false prove

Il presunto rapimento di un deputato

Nel frattempo, l'Assemblea nazionale ha denunciato su Twitter il rapimento di un deputato venezuelano dell'opposizione. Ismael Leon, questo il nome del politico, sarebbe stato rapito dalla Faes, le Forze speciali bolivariane che fanno capo al presidente Nicolas Maduro. In aula, la deputata Adriana Pichardo ha sottolineato che del deputato non si sa più nulla, “abbiamo informazioni non ufficiali sul fatto che sia stato intercettato dalla Faes e rapito dal regime di Maduro”. 

La condanna di Guaidò

Dittatura codarda – ha scritto su Twitter Guaidò – Mentre sono in viaggio, consolidando il sostegno ai nostri sforzi di superare la tragedia che stanno vivendo i venezuelani, si mostrano senza vergogna: rapiscono il deputato Ismael Leon e irrompono nel nostro ufficio. Il mondo ci riceve e ci sostiene. Siamo fermi, conquisteremo la libertà“. La scomparsa del deputato è stata confermata alle tv locali dalla figlia del deputato, che ha anche lanciato un appello affinché al padre cardiopatico siano prestate le cure necessarie.