Isis, nuove minacce a Twitter: uccidete i dipendenti

Ancora minacce dell’Isis su Twitter che questa volta ha rivolto le sue intimidazioni al fondatore del social e ai suoi dipendenti. “La vostra guerra virtuale contro di noi causerà una guerra reale contro di voi”, si legge in un testo in arabo pubblicato da presunti membri dell’autoproclamato Stato islamico e accompagnato dall’immagine del creatore della piattaforma, Jack Dorsey al centro di un mirino.

“Avete iniziato questa guerra fallimentare – prosegue il messaggio -. Vi avevamo detto dall’inizio che non è la vostra guerra, ma non lo avete capito e avete continuato a chiudere i nostri account su Twitter, ma come vedete noi torniamo sempre. Ma quando i nostri leoni (uomini coraggiosi) verranno a togliervi il respiro, allora voi non resusciterete”.

Il testo continua con un appello a tutti i jihadisti “individuali” sparsi nel mondo che vengono sollecitati a colpire “Twitter e i suoi interessi in ogni luogo, persona ed edificio”. Infine il cyber Califfato esorta i suoi seguaci a non “lasciar sopravvivere nessun ateo”. Intanto il leader del famoso social ha dichiarato che insieme alle autorità stanno verificando la veridicità dei messaggi: “Il nostro team di sicurezza sta indagando sulla loro attendibilità con le pertinenti forze di polizia”. Secondo quanto riportato dalla Nbc le intimidazioni sarebbero apparse sul sito web usato dai programmatori per archiviare e condividere frammenti ed esempi di codice sorgente che ha la sua sede in Polonia.

L’ultimo attacco hacker si era verificato nella prima settimana di febbraio sul profilo della rivista statunitense ‘Newsweek’ in cui venivano presi di mira il presidente Barack Obama e sua moglie. Nella vicinanza della festa degli innnamorati il cyber Califfato aveva augurato un “sanguinoso San Valentino”. Sul profilo appariva un volto coperto da una bandana con la scritta “je suis Is” (Islamic State), una parodia allo slogan in sostegno dei vignettisti francesi di Charlie Hebdo che lo scorso 7 gennaio sono stati tragicamente uccisi dai terroristi nella redazione del loro giornale. Il messaggio è stato firmato dall’hashtag #CyberCaliphate, il nome del gruppo che ha hackerato il sito.