Cyber attacco: nuove accuse alla Russia

Stati Uniti e Gran Bretagna accusano nuovamente la Russia di aver lanciato attacchi informatici su router, firewall e altre apparecchiature di rete utilizzate da agenzie governative, aziende e operatori di infrastrutture strategiche in tutto il mondo.

Comunicato

In comunicato congiunto i due alleati parlando di presunte attività hacking sostenute da Mosca finalizzate, fra le altre cose, allo spionaggio e al furto di proprietà intellettuale. Nello stesso documento Londra e Washington avvertono gli altri governi occidentali della possibilità che la Russia sia dietro tutta una serie di attacchi informatici.  In una conferenza stampa prima della diffusione del comunicato, Rob Joyce, assistente speciale del presidente e coordinatore della cyber sicurezza al Consiglio di sicurezza nazionale, aveva detto che detto che c'era una “elevata probabilità” del coinvolgimento russo.

Main the middle

I router, spiega ancora la nota, sono stati sabotati allo scopo di effettuare i cosiddetti attacchi “man-in-the middle“, durante i quali vengono intercettate le informazioni trasmesse dai pc ai server internet. Questo serve per “attività di spionaggio, furti di proprietà intellettuale e per mantenere aperti i canali d'accesso in modo da creare i presupposti per nuovi attacchi“. 

Governo spiato

L'agenzia britannica per la sicurezza informatica, ha spiegato il direttore Ciaran Martin, segue l'attività di questi hacker da almeno un anno. Milioni di computer, ha rivelato, sono stati presi di mira milioni dai pirati informatici. Diverse le organizzazioni spiate grazie all'accesso ai dati degli interne service provider. Tra questi, ha aggiunto, anche il governo di Sua Maestà. “Non possiamo escludere che i russi utilizzino le piattaforme hackerate per condurre nuovi attacchi” ha detto ancora. 

Reazioni

Tirato in ballo il Cremlino ha preferito non commentare le accuse di Usa e Uk. L'ambasciata russa a Londra ha, invece, rilasciato una dichiarazione nella quale le accuse vengono descritte come “esempi eclatanti di una politica sconsiderata, provocatoria e infondata contro la Russia”.