Svolta nel Corno d’Africa per uscire dall’isolamento. Un segnale atteso dal 2007

L'Eritrea rientra nel blocco regionale dell'Africa orientale dopo 16 anni di assenza

Eritrea

Svolta per uscire dall’isolamento. L’Eritrea è rientrata nel blocco regionale dell’Africa orientale che aveva lasciato 16 anni fa, ha dichiarato il suo ministro dell’Informazione, nell’ultima mossa del Paese per ricostruire i legami con i vicini. Il governo di Asmara aveva abbandonato l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo dell’Africa orientale (IGAD) nel 2007 per protestare contro l’ingresso delle truppe etiopi in Somalia per cacciare i suoi islamisti. “L’Eritrea ha ripreso la sua attività nell’IGAD e ha preso posto al 14° vertice ordinario di Gibuti”, ha scritto il ministro dell’Informazione Yemane Meskel su Twitter, dopo il vertice, senza precisare i motivi della decisione, ma affermando che l’Eritrea vuole unirsi agli altri membri dell’IGAD e contribuire a promuovere la pace e la stabilità nella regione. L’Eritrea, governata da Isaias Afwerki da quando ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia nel 1993, ha combattuto una sanguinosa guerra di confine con l’Etiopia dal 1998 al 2000 e ha ripetutamente litigato con i suoi vicini.Eritrea

Eritrea isolata

Eritrea in cammino, dopo tre lustri di isolamento internazionale. Il Paese è stato sottoposto a sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea per presunte violazioni dei diritti umani. Tuttavia, negli ultimi anni ha intrapreso iniziative per riparare i legami regionali. Nel 2018 ha firmato un accordo di pace con l’Etiopia che ha formalmente posto fine allo stato di guerra che esisteva dal conflitto di confine, ha ripristinato i legami diplomatici con la Somalia. E ha normalizzato le relazioni con Gibuti. Ha inoltre rafforzato i legami con il Kenya, che all’inizio di quest’anno ha annunciato l’apertura di un’ambasciata ad Asmara. Tuttavia, i gruppi per i diritti umani affermano che il governo di Afwerki rimane repressivo come sempre, sottolineando la coscrizione militare forzata che continua a spingere migliaia di persone a fuggire dal Paese ogni anno. L’Eritrea ha anche attirato la condanna internazionale per le presunte atrocità commesse dai suoi soldati durante la guerra del 2020-2022 nella regione etiope del Tigray. Dove hanno combattuto a sostegno delle truppe etiopi contro le forze del Tigray. L’Eritrea ha negato queste accuse.Eritrea

A Villa Roma

Erano presenti anche i ministri dell’Informazione, della Giustizia, dell’Agricoltura, dei Trasporti e del Turismo, oltre al Consigliere economico del presidente eritreo Isaias Afewerki alle celebrazioni per la Festa della Repubblica che si  presso la storica Residenza dell’Ambasciata d’Italia all’Asmara, “Villa Roma”. Al ricevimento hanno partecipato oltre 200 invitati tra cui italo-eritrei ed esponenti del Corpo diplomatico accreditato. Nel suo intervento celebrativo, l’ambasciatore d’Italia in Eritrea, Marco Mancini, ha evocato la percezione ormai condivisa a livello internazionale dell’Africa quale “continente del futuro“, dove già oggi avvengono “fenomeni che plasmano scelte di portata globale”. Anche l’Eritrea deve far parte di questa realtà. Approfittando della pace raggiunta dopo due anni di guerra in Etiopia. Per imprimere “un’accelerazione decisiva” al proprio sviluppo nazionale, ha detto l’ambasciatore.

Piano Mattei

L’Italia intende essere protagonista di questo processo, attraverso l’implementazione del “Piano Mattei” per l’Africa, come ribadito ancora dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Nazionale, Antonio Tajani, in occasione del 60° anniversario dell’istituzione dell’Organizzazione degli Stati Africani, poi divenuta l’Unione Africana, ha ricordato Mancini. L’ambasciatore ha ringraziato il governo eritreo e anche tutti gli altri attori internazionali che hanno mostrato vicinanza e solidarietà all’Italia a seguito della tragica alluvione che ha colpito soprattutto l’Emilia Romagna. La serata è stata animata dalla presenza di due chef giunti dall’Italia che hanno preparato “dal vivo” piatti tipici italiani. E dal terzetto musicale “Aperitivo Italiano” che ha interpretato famosi brani di musica leggera italiana molto apprezzati anche in EritreaEritrea

Svolta Igad

Dopo quasi 16 anni di isolamento, l’Eritrea rientra nel blocco regionale dell’IGAD (Inter Governmental Authority on Development. Di cui fanno parte Gibuti, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Uganda. Riferisce Nigrizia: il 12 giugno, al termine di un vertice dell’organizzazione svoltosi a Gibuti, il ministro delle informazioni eritreo Yemane Gebremeskel ha dichiarato che “l’Eritrea ha ripreso la sua attività e presenza nell’IGAD”.E ha aggiunto che il suo paese è pronto a lavorare per “pace, stabilità e integrazione regionale“. L’Eritrea si era ritirata dall’IGAD nel 2007 in seguito a una serie di disaccordi, tra cui la decisione dei paesi del blocco di proporre il Kenya come supervisore nella risoluzione di una disputa di confine tra Etiopia ed Eritrea. La rivista dei missionari comboniani ricorda che l’Eritrea si era separata dall’Etiopia nel 1993 e aveva combattuto per due anni una guerra di confine con il paese limitrofo, che aveva avvelenato le relazioni tra le due nazioni fino a un accordo di pace firmato nel luglio 2018.Eritrea

Riprogettazione

Dopo il riavvicinamento tra Abiy Ahmed (Addis Abeba) e Isayas Afwerki (Asmara), l’esercito eritreo si era schierato a fianco di Addis Abeba nel conflitto tra il TPLF (Fronte di liberazione del popolo tigrino, partito egemone nello Stato-regione del Tigray) e il governo federale, scoppiato nel novembre 2020 e concluso con un accordo di pace firmato a Pretoria, in Sudafrica, e confermato a Nairobi, in Kenya, nel novembre 2022. L’accordo prevedeva tra l’altro il ritiro di tutte le forze straniere. Ma le truppe eritree, secondo gli abitanti di quel territorio, sono tuttora presenti nelle aree confinanti del Tigray, e hanno accusato i militari eritrei di omicidio, stupro e saccheggio. L’annuncio del 12 giugno arriva dopo che il presidente eritreo Isaias Afwerki aveva dichiarato ai giornalisti, durante una rara visita in Kenya a febbraio, che il suo paese sarebbe rientrato nell’IGAD nell’intento di “riprogettare” questa organizzazione regionale.educativa

Diritti umani

Isaias, 77 anni, non ha partecipato al vertice di Gibuti, inviando invece il ministro degli esteri Osman Saleh e il consigliere presidenziale Yemane Ghebreab. Workineh Gebeyehu, segretario esecutivo dell’IGAD, ha espresso soddisfazione per il ritorno dei Asmara nel blocco. Soprannominata “Corea del Nord” dell’Africa, l’Eritrea era stata tra l’altro sanzionata dagli Stati Uniti nel 2021, dopo la decisione di inviare truppe in Tigray. Nella conferenza stampa di febbraio in Kenya, Isaias aveva respinto le accuse di gravi violazioni dei diritti da parte delle truppe eritree in Tigray come “accuse fantasiose”. Poco prima Human Rights Watch aveva chiesto nuove sanzioni contro l’Eritrea, accusando, tra l’altro, il governo di rastrellare migliaia di persone, compresi molti minori, per il servizio militare forzato, durante la guerra in Tigray. Accusa dettagliate anche in un rapporto presentato il 6 marzo al Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Il paese, conclude , si trova, con altri, al fondo delle classifiche globali per la libertà di stampa, del rispetto dei diritti umani, delle libertà civili e per il grado di sviluppo economico.