“Pro-vita” polacchi in marcia

Mentre in Polonia continua a tenere banco il dibattito sull'introduzione di una nuova legge più restrittiva sull'aborto, a Stettino, città di quasi mezzo milione di abitanti nel nord ovest del Paese, si tiene oggi la 16esima edizione della Marcia per la Vita. Il titolo dell'evento quest'anno è “Belli sin dal concepimento”. I promotori porteranno in testa al corteo l’enciclica Laudato si’ sono convinti – come riferisce l'AgenSir – che “nessun impegno a favore dell’ambiente abbia la ragion d’essere senza la difesa di ogni vita umana sin dal suo concepimento”.

Risale a giovedì scorso, intanto, il comunicato con cui la Conferenza episcopale polacca esprime “il disappunto” dei vescovi per un ulteriore ritardo del Parlamento nella discussione del progetto di legge che prevede il divieto assoluto di interrompere la gravidanza nei casi di grave malattia o malformazione del feto. I vescovi, ricordando l’esortazione “Gaudete et exultate” di Papa Francesco, si rammaricano che “la voce di 830mila cittadini pronunciatisi a favore di una maggiore difesa della vita non sia stata ascoltata finora”.

L’attuale legge polacca ammette l’aborto solo nei casi di violenza, pericolo di vita per la madre e malformazione o malattia grave del feto, ed è proprio quest’ultimo motivo la causa di circa il 96 per cento di interruzioni di gravidanza, come ha ricordato in un'intervista a In Terris Janusz Kotanski, ambasciatore della Polonia presso la Santa Sede. Secondo uno dei recenti sondaggi citati dall'AgenSir, il 58 per cento di polacchi vorrebbe che nella Costituzione venisse inserito l’articolo relativo alla difesa sin dal concepimento di ogni vita umana, a prescindere da eventuali disabilità.