Morte oltre 4.000 persone di morbillo

Quella in corso in Repubblica democratica del Congo è la più grande epidemia al mondo di morbillo. Lo denuncia l’Unicef che sta vaccinando altre migliaia di bambini contro il morbillo e sta distribuendo farmaci salvavita nei centri sanitari del Paese, oltre 5 milioni di abitanti, poiché i decessi causati dalla più grande epidemia al mondo di morbillo raggiungono le 4.000 unità. Il Governo della Repubblica democratica del Congo sta pianificando il lancio della prossima campagna di vaccinazione nazionale il 22 ottobre, con l’obiettivo di vaccinare i bambini tra i 6 mesi e i 5 anni contro il morbillo in ogni provincia. La campagna è supportata da diversi partner, fra cui l’Unicef, che sta fornendo assistenza tecnica a livello nazionale, provinciale e locale, fornendo vaccini e aiutando a promuovere la campagna.

Il commento

“Da gennaio – si legge in una nota dell'Unicef – sono stati riportati 203.179 casi di morbillo in tutte le 26 province del Paese, 4.096 sono morti. I bambini sotto i 5 anni rappresentano il 74% dei contagi e circa il 90% dei morti. Il numero di casi di morbillo in Repubblica democratica del Congo quest’anno è più che triplicato rispetto a tutto il 2018. L’epidemia di morbillo ha causato più morti dell’Ebola, che, ad oggi, ha ucciso 2.143 persone”. “Stiamo combattendo l’epidemia di morbillo su due fronti: prevenendo i contagi e prevenendo le morti”, ha dichiarato al Sir Edouard Beigbeder, rappresentante dell’Unicef in Repubblica democratica del Congo. “Insieme con il Governo e i partner principali – aggiunge –, l’Unicef sta accelerando le vaccinazioni dei bambini contro il morbillo e allo stesso tempo sta fornendo alle cliniche medicine che possano trattare i sintomi e migliorare le probabilità di sopravvivenza per tutti quelli già colpiti dalla malattia”. In questa e nella prossima settimana, ulteriori 1.111 kit medici saranno distribuiti alle strutture sanitarie delle zone in cui il morbillo è più critico. “Se nel futuro vogliamo evitare epidemie di morbillo di massa come questa dobbiamo investire significativamente per rafforzare i programmi di vaccinazione nazionale della Repubblica democratica del Congo e colmare le gravi lacune della copertura”, ha concluso Beigbeder.