La resilienza della scuola in pandemia

Risale a pochi giorni fa la notizia che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intende inaugurare il prossimo anno scolastico nel comune di Vo’ Euganeo il quale è stato il primo focolaio veneto della pandemia da Covid 19 e dove c’è stata la prima vittima italiana dello stesso virus crudele, questo gesto esprime una grande vicinanza da parte della massima carica dello Stato al mondo della scuola che durante questa pandemia ha dimostrato grande lungimiranza ed incommensurabile spirito di servizio operando al meglio in condizioni spesso difficili e garantendo nel contempo la continuità della didattica e l’istruzione degli alunni.

Fatta questa doverosa premessa è importante ricordare che, la cosiddetta Fase 1 della pandemia da Covid 19, ha messo il mondo della scuola di fronte ad una sfida importante e di dimensioni notevoli, in quanto il diffondersi del sopracitato virus ha costretto studenti e insegnanti tra le mura domestiche ed ha accelerato notevolmente il processo della didattica a distanza facendo emergere nel contempo le carenze strutturali del sistema scuola ed il cosiddetto digital divide ossia la carenza di strumenti informatici sia da parte di molte famiglie che da parte delle istituzioni, a tal proposito è importante sottolineare che questi fattori di possibile disuguaglianza sono stati in gran parte colmati dalla professionalità degli insegnanti unita ad una grande umanità ed anche dall’impegno degli studenti che hanno continuato il loro percorso di studio nonostante lo stesso fosse irto di difficoltà.

In seconda istanza merita una menzione particolare la generosità del nostro popolo e del mondo del volontariato, che in questo difficile periodo, attraverso gesti connotati da grande altruismo ed attraverso cospicue donazioni di strumenti informatici al mondo della scuola e alle famiglie hanno permesso di colmare il divario digitale citato precedentemente e favorire nel contempo la piena attuazione del concetto di inclusione scolastica favorendo la formazione di tutti e facilitando il lavoro del corpo docente, a titolo esemplificativo si cita la generosità della città di Bergamo, che ha ringraziato la città di Palermo per aver curato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civico 24 suoi cittadini li momentaneamente soggiornanti ed affetti da Covid 19 attraverso una cospicua donazione di Tablet e PC alla scuola “Giovanni Falcone” del quartiere Zen di Palermo permettendo così a tutti gli alunni di seguire le lezioni a distanza senza  difficoltà.

Successivamente meritano una menzione speciale gli alunni che tra pochi giorni dovranno svolgere gli esami di maturità, una tappa fondamentale della vita di ognuno che in questo frangente emergenziale si connotano ancor più positivamente in quanto sono un segno fulgido del grande impegno profuso dagli studenti e della grande professionalità dimostrata dal corpo docente ed inoltre ciò costituisce un segno di rinascita del nostro Paese dopo la fase maggiormente acuta dell’emergenza dovuta al virus denominato Covid 19.

Infine, oltre al doveroso ringraziamento, al corpo docente, agli alunni e al personale ATA per il proficuo lavoro svolto, è essenziale ricordare la grande importanza della scuola nell’educazione e nell’istruzione delle giovani generazioni, per questo essa merita una ulteriore valorizzazione in termini di fondi e strumenti ad essa destinati, a tal proposito cito una bellissima frase di Nelson Mandela la quale dovrà costituire la luce alla base di ogni decisione concernente il sistema scuola: “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.