Il legame speciale tra il Pontefice e la generazione Gmg. Pellegrinaggio a Lisbona

La Giornata mondiale della gioventù nella capitale portoghese è un grande laboratorio: culture, lingue, provenienze diverse aprono il cuore alla comprensione dell'esistenza stessa

catechisti

Il cammino della Gmg è il sentiero percorso dagli ultimi, dagli scartati, dalle vittime di quelle che Papa Francesco chiama “globalizzazione dell’indifferenza”, richiama perciò alla necessità di un diverso saper percorrere insieme “la strada“. E ai giovani che si recano alla Giornata mondiale della Gioventù suggerisce di mettersi in viaggio, verso Lisbona come verso la vita di ogni giorno. Con quella “mistica del cammino che è sempre vicino agli altri e non da soli”. Aggiunge il Pontefice: “A voi giovani che siete in partenza per Lisbona per la Giornata della Gioventù auguro una buona strada. E vi auguro di arrivare con gioia a quell’incontro“. La strada per Francesco è una metafora e un orizzonte. “Fare questa strada è mettersi in cammino. La vita è così: mettersi in cammino. E i giovani hanno la vocazione a mettersi in cammino”, precisa papa Francesco. Non è facile e neanche scontato. E servono alcune qualità per saper stare “sulla strada” per come la intende il Pontefice. “Andate avanti, coraggiosamente, guardando sempre dove voi volete arrivare”. Senza paura, dunque, ma con la determinazione di chi vuole e deve proseguire. Difficile non vedere in queste parole il riferimento a quanti, per desiderio o per necessità, intraprendono percorsi tra pericoli e speranze.Gmg

Incontro internazionale

Le nuove generazioni alla Gmg portoghese. Giovani appartenenti alla Famiglia Vincenziana e provenienti da tutto il mondo si incontreranno in Portogallo dal 29 luglio al 1° agosto. Nella città di Felgueiras, nella diocesi di Porto. In un grande incontro internazionale in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 che si celebrerà a Lisbona dal 1 al 6 agosto. “Siamo quasi un centinaio di giovani della VMY Slovacchia. E siamo in cammino come pellegrini non solo per la Gmg 2023 di Lisbona ma anche per l’Incontro Internazionale dei Giovani Vincenziani”, afferma Milan Kovac, presidente della Gioventù Mariana Vincenziana della Slovacchia. “Non vediamo l’ora di essere lì. E vivere il nostro carisma vincenziano. E’ un grande momento, con Dio e la Chiesa“. Il comitato organizzatore, composto da membri di Gioventù Mariana Vincenziana, Società San Vincenzo de’ Paoli, Figlie della Carità, Congregazione della Missione, prevede un afflusso di circa un migliaio di giovani Vincenziani.
Gmg

Dovunque Dio vuole

Ciò è reso possibile anche grazie al generoso e fattivo sostegno del comune di Felgueiras. Che fin dal primo momento si è mostrato disponibile ad accogliere, nelle proprie terre e tra la propria gente, questa attività di preparazione della Gmg. Firmando, più di due anni fa, un protocollo di collaborazione logistica. Il tema dell’incontro è una frase di san Vincenzo de’ Paoli che ben testimonia lo spirito di servizio missionario. E il carisma della Famiglia Vincenziana: “Io non sono né di qui né di là, ma di dovunque Dio vuole che io sia“. I giovani che parteciperanno al raduno internazionale approfondiranno il significato del carisma missionario Vincenziano attraverso incontri e celebrazioni. “Non vedo l’ora che arrivi l’incontro internazionale vincenziano per ‘celebrare’ il nostro essere Vincenziani. Per condividere le nostre esperienze nell’aiutare i più bisognosi nelle nostre comunità, nel vivere il Vangelo con gioia e pienezza!”, spiega Charlie Bennett della Società di San Vincenzo de’ Paoli dell’Inghilterra e del Galles. “Questa opportunità di condividere esperienze, abilità e sfide nel vivere la missione vincenziana è sia un’occasione di crescita sia un momento di gioia”. Tutta la Famiglia Vincenziana, composta da oltre 160 “rami”, è chiamata a partecipare con i propri giovani a questo straordinario evento internazionale di formazione e di festa. Gmg

Patronato

Sono 65mila i ragazzi italiani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, in programma dall’1 al 6 agosto. Ad accompagnarli 106 Vescovi insieme a sacerdoti, religiose e religiosi, educatori e animatori. Nella capitale portoghese, la delegazione azzurra – che vede rappresentate 180 diocesi – avrà come punto di riferimento “Casa Italia”, un luogo dove trovare informazioni e materiali, risolvere problemi. Oltreché per incontrarsi, stare insieme e condividere esperienze. Anche con chi è rimasto a casa o sui social grazie al wifi gratuito. Ubicata in una scuola gestita dalla Suore di Santa Dorotea della Frassinetti in rua Artilharia, a “Casa Italia” – che sarà ben riconoscibile grazie agli allestimenti ideati e realizzati dagli studenti dell’Accademia di arti grafiche del Patronato San Vincenzo di Bergamo – saranno operativi la segreteria del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile che offrirà assistenza agli accompagnatori e ai responsabili dei gruppi, un ufficio dell’Ambasciata e un presidio medico. Presente anche lo staff dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI che racconterà la Gmg sul sito e supporterà giornalisti e operatori dei media italiani inviati a Lisbona.
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Gmg italiana

L’accoglienza sarà garantita da una trentina di volontari, provenienti da tutta Italia.  Ad inaugurare il “quartier generale tricolore” a Lisbona sarà monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, domenica 30 luglio alle 12 (ora portoghese). Rispetto al programma ufficiale della Gmg, i ragazzi italiani parteciperanno dal 2 al 4 agosto alle catechesi che saranno tenute dai vescovi nei luoghi di alloggio dei pellegrini. Il 2 agosto, alle 20 (ora portoghese), il Passeio Maritimo de Algés ospiterà la Festa degli italiani. Un momento di condivisione e riflessione trasmesso in diretta da Tv2000 a partire dalle 21 (ora italiana). L’esperienza della compagine azzurra verrà documentata da Avvenire, Tv2000, InBlu2000 e Agenzia Sir con servizi dedicati, speciali e dirette. Informazioni e aggiornamenti in tempo reale anche sui social della Pastorale giovanile e della Conferenza Episcopale Italiana. Gmg

Generazione Gmg

“Il coinvolgimento delle diocesi, che da mesi si preparano a questo appuntamento, e la grande partecipazione dei ragazzi – sottolinea don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei – raccontano di una Chiesa viva e più giovane di quanto immaginiamo. Quella di Lisbona sarà un’esperienza particolare per diversi motivi. Innanzitutto, la generazione che vi prende parte, per questioni anagrafiche, non ha mai vissuto qualcosa di simile ma viene dalla sofferenza della pandemia. Inoltre è la prima volta che l’incontro mondiale dei giovani si svolge in un continente in cui è in atto una guerra. Ogni Gmg è un grande laboratorio. Culture, lingue, provenienze diverse aprono il cuore alla comprensione dell’esistenza stessa. Questa edizione, in particolare, servirà anche a rigenerare la fiducia negli altri, la consapevolezza che dipendiamo gli uni dagli altri. E che abbiamo bisogno di riconoscere nell’altro un fratello e che vale la pena mettersi in gioco. Di farlo, come ci ha ricordato Papa Francesco, con quella mistica del cammino che è sempre vicino agli altri e non da soli”.