Covid, la tecnologia può migliorare l’assistenza

Un nuovo robot per l'assistenza ai ricoverati: lo hanno messo a punto i ricercatori del reparto di Ingegneria dei sistemi integrati dell'Università di Malaga in Spagna

Covid

Nell’impegno per migliorare l’assistenza ai ricoverati per Covid, la tecnologia può avere un ruolo fondamentale. Nasce un nuovo robot intelligente in grado di seguire i protocolli di igiene. E capace di effettuare videochiamate. Condividere foto e video. Navigare in internet. E tenere compagnia ai degenti. Covid

In aiuto ai pazienti Covid

La tecnologia, dunque, arriva in aiuto dei pazienti ricoverati in ospedale a causa di Covid-19. Un automa è stato messo a punto dai ricercatori del reparto di Ingegneria dei sistemi integrati dell’Università di Malaga in Spagna. Si tratta di un team di scienziati che lavora da anni a nuove soluzioni robotiche. Adatte all’assistenza sociale. Durante la pandemia, il gruppo ha realizzato un robot. Con funzioni aggiuntive. Programmato per rispettare i nuovi protocolli di sicurezza. L’obiettivo è quello di facilitare il lavoro dei professionisti dell’assistenza infermieristica. Uno strumento, inoltre, a disposizione dei pazienti e dei familiari che lo richiedono. Per alleviare la solitudine e l’isolamento da ricovero. Covid

Gestire la situazione

“Una macchina che avvicina troppo al paziente o al personale medico non è utile a gestire la situazione pandemica“, spiega Juan Pedro Bandera Rubio. Coordinatore del progetto. Alto poco più di un metro. Con corpo cilindrico. O a forma di piedistallo. Questo robot nato dall’Università di Malaga ha capacità espressive semplici. Abilità di comunicazione audiovisiva. Inoltre è  in grado di muoversi in autonomia negli ambienti ospedalieri. Covid

Funzioni anti-Covid

Funzioni aggiuntive di questo robot, precisano gli ideatori, risiedono nella possibilità di dare annunci semplici giornalieri ai pazienti. E di intrattenimento. I ricercatori hanno condotto diversi esperimenti. Con l’obiettivo di migliorare la fluidità dei movimenti del robot. Riducendo il consumo di energia. E, al contempo, migliorando la capacità d’integrazione della macchina nell’ambiente ospedaliero.