L’aiuto di Caritas al popolo ucraino per ritrovare pace e dignità

L'intervista di Interris.it alla responsabile delle relazioni pubbliche di Caritas Internationalis dopo l'attacco militare russo all'Ucraina

Ucraina
Rostov (Russia) 22/02/2022 - guerra in Ucraina / foto Imago/Image. Nella foto: carri armati ONLY ITALY

Secondo i dati diffusi dall’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati, dall’inizio dell’attacco militare russo all’Ucraina sono circa centomila gli sfollati interni e altre migliaia che hanno lasciato il paese per fuggire all’estero.

Le vittime civili del conflitto

A causa della tensione e del cosiddetto conflitto a bassa intensità che, dal 2014, è iniziato tra Russia e Ucraina, la successiva pandemia e il recentissimo inizio dell’invasione del paese da parte russa, la popolazione civile ucraina vive in condizione di estrema difficoltà. Secondo i dati diffusi dalla Caritas, più di 3,5 milioni di persone di cui 1,3 sono anziani i quali vivono in una situazione di grande fragilità, al di sotto della soglia di povertà. Le vittime causate dagli scontri armati, da otto anni a questa parte, sono 14 mila e 1,7 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la propria abitazione. In particolare, allo stato attuale, si stima che, nel corso del 2022, circa 2,9 milioni persone avranno bisogno di aiuti umanitari di cui circa 1,6 milioni vivono nelle regioni separatiste dell’est dell’Ucraina. L’impegno di Caritas rivolto al sostegno della popolazione civile in difficoltà è massimo per permettere di far fronte alle necessità più urgenti, grazie all’opera di molte persone presenti sul campo e impegnate in diverse attività. Interris.it ha intervistato, in merito all’attuale situazione nel paese, la dottoressa Marta Petrosillo, responsabile delle relazioni pubbliche e Communications della Caritas internationalis.

L’intervista

Qual è l’attuale situazione dei civili in Ucraina dopo l’attacco russo?

“Sicuramente è una situazione di grave preoccupazione. Purtroppo, nelle settimane scorse, si prefigurava già la possibilità di intervento militare ma è chiaro che, per loro, è un momento drammatico; si pensi allo svegliarsi alle cinque del mattino con il suono delle esplosioni e delle sirene dei raid aerei. Bisogna dire che, il popolo ucraino, ormai da otto anni sta sopportando questa grandissima crisi che ha mietuto migliaia di vittime, costretto molti civili allo sfollamento e causato grandissima povertà, soprattutto per la mancanza di cibo, acqua potabile e infrastrutture ormai fatiscenti in alcune aree che non si possono riparare a causa della mancanza di sicurezza. Ovviamente questo intervento non andrà che a peggiorare le cose”.

Qual è l’azione di Caritas sul territorio ucraino? Quali sono i principali bisogni della popolazione?

“Caritas Ucraina ha accompagnato il popolo ucraino in tutti questi anni di guerra e, già dall’estate scorsa, ha iniziato a prepararsi per un eventuale attacco in modo da rispondere prontamente a quelle che sono le esigenze della popolazione. Ciò è stato fatto formando quanto più possibile staff e volontari per rispondere all’emergenza ma anche preparando e posizionando dei centri temporanei capaci di accogliere gli sfollati e anche le persone in fuga dalle aree di conflitto. Ovviamente ci aspettiamo che, nei prossimi giorni, il numero di persone accolte in questi centri sarà ancora maggiore e, al tempo stesso, Caritas sta anche assistendo le stesse nei trasferimenti al fine di garantire quanto più possibile degli spostamenti sicuri per coloro i quali hanno necessità di movimento. I bisogni della popolazione sono cibo, acqua potabile, kit igienici e tutte le necessità collegate al freddo inverno – quindi carburante, coperte e alloggi sicuri – “.

In che modo si può aiutare la vostra azione? Quali sono i vostri auspici in merito alla situazione attuale?

“I nostri auspici sono innanzitutto che si possa garantire alla popolazione l’accesso all’assistenza umanitaria e che, ovviamente, questa situazione possa risolversi il prima possibile in maniera stabile e definitiva. Ovviamente facciamo eco all’appello fatto dal Santo Padre, la cui voce è risuonata in tutto il mondo affinché questo momento possa risolversi per far sì che il popolo ucraino possa ritrovare la propria dignità e soprattutto la pace. Sul nostro sito internet abbiamo lanciato un appello di emergenza per sostenere l’opera di Caritas Ucraina e delle altre trentasei Caritas che operano nel paese”.