Progetto “Riparto”: assistenza finanziaria alle famiglie in difficoltà

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In questo momento storico, connotato da una forte crisi sociale ed economica, il livello di povertà delle famiglie e delle piccole imprese è drasticamente aumentato. Basti pensare che, secondo i dati presentati nel Rapporto dell’Osservatorio OVER concernente la condizione economica, la capacità di spesa e i profili di vulnerabilità dei cittadini lombardi nel triennio lambito dalla pandemia da Covid–19, sulla base dei dati raccolti nei Caf Acli, in proiezione ci sono novecentomila persone in Lombardia che hanno un reddito pari a meno della metà di quello del resto della popolazione, ovvero 9399 euro annui contro una media di oltre 22500 euro.

Dietro a questi numeri ci sono storie di famiglie, persone e piccole aziende che si sono visti precipitare in una condizione di improvvisa fragilità e, a volte, finire in uno stato di vera e propria deprivazione economica. Questo ha fatto aleggiare su di loro lo spettro del debito e del relativo sovraindebitamento che ha aumentato il preesistente livello di povertà, sancendo l’impossibilità di far fronte agli impegni finanziari precedentemente assunti. Le Acli della Lombardia quindi, in sinergia con le Acli nazionali e il Movimento Consumatori, stanno proseguendo nello sviluppo delle azioni realizzate all’interno del progetto “Riparto”, che ha l’obiettivo di offrire assistenza finanziaria alle famiglie in difficoltà attraverso diversi sportelli sul territorio i quali, con le loro attività, troveranno soluzioni di aiuto concreto per i casi di sovraindebitamento. Papa Francesco, in un suo recente discorso, ci ha esortato a “restituire la dignità perduta e assicurare l’inclusione sociale necessaria” a coloro che versano in un momento difficile, questo deve essere il faro che guida ognuno di noi per creare una società più inclusiva in grado di mettere al centro la dignità della persona.