Giovani ed estate: un’opportunità per dedicarsi agli altri

volontariato

Ogni estate può essere un’opportunità o un’occasione persa per fare qualcosa di buono e di bello! Vale per gli adulti e per i giovani, ma ancor più per gli adolescenti una volta finita la scuola, poiché hanno più di tutti tempo ed energie a disposizione, con il rischio che vengano persi o con il vantaggio che siano valorizzati. I rischi sono quelli dell’ozio, di ore passate sdraiati qua e là, di uscite senza meta, di maratone tv e on line, di notti invertite con il giorno, di isolamento eccessivo, di assunzione di cattive abitudini, di noia sterile, di essere stati nella folla ma essersi sentiti soli. La normalità, per esempio, è data dal giusto riposo, dallo svegliarsi al mattino meritatamente un po’ più tardi, dal dedicarsi alle proprie passioni con maggiore libertà, da frequenti uscite con la famiglia e con gli amici tra mare e montagna, dal potersi trattenere la sera in più senza il pensiero della sveglia dell’indomani, dalle passeggiate in buona compagnia, dalla lettura di qualche libro, da un viaggio di piacere o di culturale.

E se non guardassimo ai rischi? E se superassimo la normalità? Ecco che si potrebbe parlare di opportunità! Penso soprattutto al volontariato nei diversi ambiti, particolarmente a quello come animatore nelle attività estive di parrocchie, oratori e associazioni. Chi ne fa esperienza, racconta di giornate intense e anche stancanti, tuttavia di tante soddisfazioni e altrettante amicizie nuove, oltre qualche innamoramento. Si va per aiutare i piccoli e si torna stando bene con sé stessi, che per un adolescente medio non è per nulla scontato. Non parliamo di extraterrestri, smidollati, sfigati, bensì degli stessi ragazzi che ogni giorno potremmo incrociare sul bus, in piazza, al bar, on line, un po’ dovunque. Mentre ci sembrano distratti, sono più che connessi; quando pare che non ascoltino, hanno le antenne tese; sebbene siano tacciati di incostanza, si dedicano totalmente se coinvolti da protagonisti; nel momento in cui vengono richiamati, si lamentano come tutti ma poi ricominciano meglio di prima; se pur alternativi nel modo di vestire e di acconciarsi, non è mai l’abito che fa il monaco.

Il mondo degli adulti non sempre gli va a genio ed in fondo alla loro età noi non la pensavamo poi tanto diversamente! Fanno di tutto per sfuggire al controllo delle loro famiglie ed invece si trovano nei cortili a “controllare” i figlioletti degli altri. Non amano a volte certe celebrazioni e liturgie, tuttavia da animatori e educatori celebrano la vita al massimo grado e agiscono per quel sacramento che è la persona ed in particolar modo i più piccoli e deboli. A questo numerosissimo gruppo vanno aggiunti quanti partecipano ai vari campi scuola, di lavoro e volontariato su temi diversi: salvaguardia del creato, legalità e giustizia, cultura e archeologia, conoscenza delle lingue, sport e tempo libero, musica e teatro. Poi c’è tutto il mondo degli scout che è sparpagliato ovunque e sempre ben organizzato. Quest’anno bisogna aggiungere pure il numero di quelli che all’inizio di agosto vivranno la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona insieme a Papa Francesco, “fenomeno giovanile” che in passato ha visto presente fino ad un milione nelle celebrazioni più importanti. Infine, senza andare troppo lontano e senza un impegno fisso, l’invito è a scoprire la propria città, il territorio circostante, l’ambiente, i musei, i concerti, i libri in possesso, qualche amico o parente trascurato; e da non sottovalutare la cura nei confronti degli anziani, di chi è solo o ammalato, di chi è migrante o senza dimora, puntando magari su un volontariato settimanale fatto di piccoli importanti gesti.