Runner ucciso: catturata l’orsa Jj4. Fugatti: “Tempi di cattura rapidi”

L'orsa è la responsabile della morte Andrea Papi, il runner di 26 anni morto dopo essere stato attaccato dall'animale nei boschi sopra Calde

Un orso. Immagine di repertorio. Foto di Daniele Levis Pelusi su Unsplash

Durante la notte l’orsa JJ4 è stata catturata. L’orsa è la responsabile della morte Andrea Papi, il runner di 26 anni morto dopo essere stato attaccato dall’animale nei boschi sopra Calde. L’orsa è stata identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l’esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller.

Il decreto del Tar

Lo scorso 14 aprile, il Tar di Trento ha emanato un decreto di sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lasciando comunque aperta la possibilità di cattura.

Ieri la Provincia ha depositato i documenti richiesti dal tribunale, assieme alla richiesta di revoca dell’atto. Secondo quanto precisato da Fugatti in occasione della pubblicazione del decreto del Tar, l’esemplare verrà trasferito nel centro faunistico del Casteller (dove è rinchiuso anche l’orso M49), in attesa della decisione del Tar.

Fugatti: “Tempi di cattura rapidi”

“Il corpo forestale ha catturato Jj4 con una trappola a tubo intorno alle 23 di ieri notte. La cattura dimostra che le nostre strutture sono in grado di catturare animali pericolosi in tempi rapidi”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in conferenza stampa. “È una notizia che avremmo voluto dare nel 2020, quando chiedemmo di catturare Jj4. Oggi c’è l’amarezza per quanto accaduto nel frattempo”, ha detto Fugatti.

La famiglia di Papi verso la denuncia

La famiglia di Andrea Papi ha annunciato l’intenzione di denunciare la Provincia autonoma di Trento e lo Stato per aver reintrodotto gli orsi in Trentino. Lo riporta il T quotidiano, citando la madre del giovane. La famiglia, informa il giornale, si è già affidata a dei legali. L’intenzione è contestare le modalità con cui è stato messo in campo il progetto Life Ursus, senza un referendum consultivo tra la popolazione della zona.

Fonte: Ansa