Maiorca: crolla il primo piano del ristorante, tra le vittime l’eroe Diop

Tragedia alla Playa de Palma, nell'isola di Palma di Maiorca, per il crollo di uno dei locali più frequentati: il Medusa Beach Club, in calle Cartago. E' stato il sovraccarico dell'affollamento sulla terrazza adibita a chill out a provocare il crollo

Foto di Mat Napo su Unsplash

Tragedia a Maiorca dove un terrazzo di un ristorante è crollato sfondando il solaio del piano terra e uccidendo diverse persone che stavano cenando. Il crollo del terrazzo è probabilmente stato causato dal peso eccessivo. Indaga la polizia spagnola.

Tragedia a Maiorca, 4 morti nel crollo di un ristorante

Tragedia alla Playa de Palma, la località turistica più battuta dai turisti nell’isola di Palma di Maiorca, per il crollo di uno dei locali fra i più noti della costa, il Medusa Beach Club, in calle Cartago. Il locale con ristorante e terrazza chill out sul lungomare della Playa de Palma, ubicato su due livelli, per motivi in corso di accertamenti è sprofondato, travolgendo i clienti e i lavoratori che affollavano le sale e la terrazza all’ora di massima affluenza. Almeno 4 le vittime e 27 i feriti, dei quali quattro in gravi condizioni, secondo il bilancio ancora non definitivo dei servizi di emergenza. Al momento non risultano italiani fra le persone coinvolte nel crollo. “E’ stato un rumore secco, come una bomba”, la testimonianza di Javier, uno degli abitanti della zona. Il locale, secondo vari residenti, era stato ristrutturato “da un paio di anni”.

La parte crollata, che ha provocato l’implosione della palazzina, sprofondata sul piano interrato dello stabile, era quella utilizzata come chill out, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco. “Il crollo è stato molto rapido e molto violento”, ha raccontato Raul Pursnani, proprietario del negozio Moda Meena, accanto al Medusa Beach Club, ripreso dai vari media, fra i quali El Pais. Visibilmente scosso, non aveva parole per descrivere l’accaduto. “E’ molto triste, c’era molta gente che mangiava e molti che ballavano, erano in vacanza e guardate ora che tragedia!”, ha aggiunto.

Tra le vittime l’eroe Diop

Tra le vittime, Abdulaye Diop, il giovane ‘eroe’ senegalese che nel dicembre 2017, assieme all’amico Oumar M’bengue, non esitò a lanciarsi in mare per salvare un bagnante sul punto di annegare, al largo della Playa de Palma. All’epoca Abdulaye e Oumar lavoravano come portieri della discoteca Black Magic. Grazie alla prontezza di spirito del giovane senegalese, l’uomo in difficoltà fu portato in salvo a riva.

Purtroppo questa sera il suo è stato il primo corpo ad essere identificato dal medico legale giunto sul posto assieme alle squadre di vigili del fuoco, con le ambulanze dei servizi di emergenza, impegnati a salvare i superstiti dalle macerie. “Al 90% non ci sono altre persone sotto le macerie”, hanno detto all’Ansa i servizi di soccorso. Ancora non sono chiare le cause che hanno provocato il cedimento della struttura e sulle quali il tribunale di Palma de Mallorca ha aperto un’inchiesta. Il sindaco Jaime Martinez, accorso sul posto, ha dichiarato tre giorni di lutto nel comune.

Sovraccarico su terrazza la causa del crollo ristorante Maiorca

Un possibile sovraccarico provocato dall’affollamento sulla terrazza adibita a chill out è l’ipotesi alla quale lavorano i tecnici dei vigili del fuoco sulle cause del tragico crollo del Medusa Beach Club a Playa de Palma a Maiorca. Localizzata al primo piano, per il peso eccessivo la terrazza sarebbe crollata da circa quattro metri di altezza sul solaio sottostante, che ha a sua volta ceduto, sprofondando nel piano interrato, dov’era localizzata la zona del ristorante del locale, secondo quanto ha spiegato in dichiarazioni ai cronisti il responsabile dei vigili del fuoco di Palma di Maiorca, Eder Garcia.

Nel piano interrato sono state trovate la gran parte delle vittime del crollo, che ha provocato almeno quattro morti e oltre 16 feriti, sette dei quali in condizioni molto gravi e nove in condizioni critiche, stando all’ultimo bilancio non definitivo dei servizi di emergenza. In gran parte si tratterebbe di turisti internazionali, anche se l’identificazione ancora non è confermata.

Fonte: Ansa