Roncadelle, barricato in casa col figlio: il padre ha aperto la porta ai carabinieri

Procuratore di Brescia: "La questione si è risolta. Il bambino sta bene. Il padre si è pentito. Tecnicamente, è un sequestro di persona e l'uomo sarà arrestato"

E’ finita la disavventura di un bimbo di 4 anni che era stato strappato dalle mani dell’assistente sociale dal padre che poi era scappato e si era barricato in casa a Rocadelle (Brescia) con il piccolo.

Il padre – un uomo di 35 anni – ha precedenti per violenza domestica e dalla serata di ieri era in trattativa con i carabinieri per riconsegnare il minore. Secondo quanto riporta Ansa, in passato il padre avrebbe aggredito l’ex moglie e l’avvocato della donna per questioni legate al figlio.

Il padre apre la porta

L’uomo, dopo ore di trattative iniziate ieri sera, ha aperto la porta di casa ai carabinieri alle 10:57 di questa mattina. Il bambino sta bene, riferiscono le forze dell’ordine. Nelle scorse ore l’avvocato dell’uomo aveva avuto con lui un lungo colloquio. Alla fine, la scelta di aprire la porta e consegnare il piccolo ai militari.

La dinamica

Ieri pomeriggio l’uomo, separato e originario dell’Europa dell’est, aveva strappato dalle mani dell’assistente sociale il piccolo durante un incontro protetto ieri sera a Rodengo Saiano, nel Bresciano, per poi darsi alla fuga e minacciando l’assistente sociale con una pistola che non è chiaro se fosse vera. Forse a scatenare la sua rabbia la decisione di affidare il bambino alla madre.

L’uomo che si era chiuso in casa con il figlio nel paesino vicino, a Roncadelle.  Da ieri sera i carabinieri hanno isolato l’intera area dove abita l’uomo e le trattative sono proseguite tutta la notte e parte della mattinata di oggi.secondo quanto ricostruito dagli stessi carabinieri che

I militari telefonano al bimbo

Poco dopo le 9:00 di questa mattina, i carabinieri di Brescia hanno parlato al telefono con il bambino. L’ultima volta lo avevano sentito ieri notte alle 2:00. Poi ha dormito a lungo fino a stamani.

A metà mattinata è giunto a Roncadelle anche il procuratore capo di Brescia Francesco Prete per seguire in prima persona la delicata fase del rilascio del piccolo.

“La questione si è risolta – ha commentato all’Ansa il procuratore di Brescia, Francesco Prete, uscendo dall’appartamento di Roncadelle dopo ore di trattative -. Il bambino sta bene e il padre si è pentito del gesto che ha fatto. Tecnicamente, è un sequestro di persona e l’uomo sarà arrestato”.