Trump perde Virginia e Kentucky

Election day (quasi) da dimenticare per il presidente americano Donald Trump: se i risultati – ancora non ufficiali – venissero tutti confermati, il repubblicano perderebbe due elezioni su tre nel Super Tuesday di ieri, che rappresenta per lui un primo test in vista del voto per la  Casa Bianca, sullo sfondo dell'indagine di impeachment: ieri la Camera ha approvato le procedure con 232 voti favorevoli (ma senza repubblicani).

Virginia

Per i dem è trionfo sicuro in Virginia. Una vittoria storica: hanno riconquistato l'intero parlamento dopo oltre 20 anni. Il Grand Old Party aveva una maggioranza risicata in questo Stato dove – comunque – il tycoon aveva già perso nel 2016 di 5 punti percentuali contro la Clinton. Tra gli eletti in Virginia anche la donna che divenne famosa per aver mostrato il dito medio al corteo di auto di Trump nel 2017 mentre andava in bici. Quel gesto le costò il posto di lavoro ma ora Juli Briskman è stata eletta supervisore della contea di Loudoun vincendo sulla rivale repubblicana Suzanne M. Volpe.

Kentucky e Mississippi

La sconfitta più pesante per l'inquilino della Casa Bianca è rappresentata dal Kentucky dove lui vinse con uno scarto di 30 punti sulla rivale democratica Hillary Clinton alle presidenziali del 2016. A vincere questa volta è stato invece il dem Andy Beshear contro il governatore repubblicano uscente Matt Bevin col 49,2% dei voti contro il 48,9% (100% delle schede scrutinate). Bevin si è rifiutato di riconoscere la sconfitta denunciando irregolarità. Durante un comizio lunedì in Kentucky, Trump aveva esortato a rieleggere Bevin. Altrimenti “sarò accusato di aver incassato la peggiore sconfitta della storia del mondo”, aveva detto il Tycoon che però si rifà in Mississippi, dove – con il 93% delle schede scrutinate per l'elezione del governatore – il candidato repubblicano Tate Reeves resta saldamente in testa davanti al rivale dem, l'attorney general Jim Hood (anti abortista e pro armi), con il 52,7% contro il 46%. Una proiezione della Cnn lo dà già per vincitore e Trump, che lo aveva sostenuto in un comizio venerdì scorso, gli ha già fatto le congratulazioni via Twitter. Un successo che consente al Grand Old Party di mantenere questa carica in uno stato che nel 2016 Donald Trump vinse con il 17% di scarto su Hillary.