Gli Usa con May: “Giusto espellere i diplomatici”

Tra Regno Unito e Russia è ormai scontro aperto, ben prima e su terreni ben più aspri di quanto potrebbe accadere ai prossimi Mondiali. Rassegna alla quale, peraltro, è già stato annunciato il forfait della famiglia reale inglese. Solo una delle conseguenze del caso Skripal e della grave crisi diplomatica generata dal tentativo di avvelenare l'ex spia e sua figlia in un centro commerciale di Salisbury. May era stata chiara: spiegazioni convincenti o conseguenze dure. Anzi durissime visto che, mancando i suddetti presupposti entro il termine ultimo concesso (24 ore, scadute 24 ore fa), la premier britannica ha deciso di allontanre ben 23 diplomatici russi dal suolo della Gran Bretagna, annullando peraltro ogni visita del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Una settimana è stata concessa ai rappresentanti di Mosca per lasciare l'isola e far rotta verso l'est, dove le reazioni alla mossa della leader Tory non sono certo mancate.

Mosca: “Provocazione senza precedenti”

May ha parlato di “sarcasmo” riferendosi al modo in cui il governo russo aveva affrontato l'ultimatum concesso per far luce sulla vicenda. Da Mosca, invece, si percorre la strada della replica a tono, con un comunicato governativo nel quale si è affermato che “il governo britannico ha scelto lo scontro con la Russia” e che “le misure di risposta non saranno tardive”. Secondo le autorità russe, “la dichiarazione della premier britannica Theresa May alla Camera dei Comuni sulle misure per punire la Russia per il suo presunto coinvolgimento nell'avvelenamento di Sergej Skripal e di sua figlia è una palese provocazione senza precedenti che incrina le basi del dialogo fra i nostri Paesi”. Il che, in sostanza, significa crisi aperta.

Usa e Francia

Nelle ultime ore (ma anche nelle precedenti) gli Stati Uniti si sono mostrati “solidali” con il governo britannico, condividendo la decisione di May e indicando “l'espellere i diplomatici russi come giusta risposta”. Ovviamente, gli Usa condividono anche il giudizio sulle responsabilità di Mosca che, secondo la premiere Tory, è implicata nella vicenda Skripal e l'indizio sarebbe fornito proprio dall'atteggiamento russo nei confronti dell'ultimatum. Secondo la Casa Bianca, l'operato del Regno Unito in merito all'allontanamento dei diplomatici “rientra in un quadro di comportamento in cui la Russia disprezza l'ordine internazionale, mina la sovranità e la sicurezza di altri Paesi e tenta di sovvertire e screditare le istituzioni e il processo democratico occidentale”. Più cauta, invece, la Francia di Emmanuel Macron: un portavoce del presidente, Benjamin Griveaux, ha fatto sapere che il Paese si chiama fuori dal condannare a prescindere la Russia, vedendo la mossa britannica in modo prudente: “Quando vi saranno elementi di prova, allora sarà tempo di prendere decisioni”.