Agenda Sud: la scuola diventa il fulcro dello sviluppo dei territori

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Foto di Taylor Flowe su Unsplash

Riaprono le scuole e l’INVALSI, l’istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo, di istruzione e di formazione, ha pubblicato i dati relativi alla condizione educativa di ogni regione del paese. Questa raccolta di informazione ha in diversi casi portato alla luce sensibili differenze tra esse: un’Italia educativa drammaticamente diversa. Il recente rapporto Invalsi 2023 rivela un’Italia educativa spaccata in due. I dati evidenziano come i ragazzi in alcune aree del paese non godano delle stesse opportunità formative di quelli residenti in aree più avvantaggiate.

Il sud del paese risulta particolarmente penalizzato, con 245 scuole identificate come aree critiche secondo gli indicatori Invalsi. Per porre rimedio a questa disparità scolastica, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha lanciato “Agenda Sud”, un piano d’intervento che prenderà il via con l’inizio dell’anno scolastico. Alla luce dei recenti gravi episodi di violenza giovanile tra Caivano, Napoli e Palermo, il Ministro Valditara ha voluto visitare Caivano: in quella occasione ha presentato (di comune accordo con il Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e con i Ministeri dell’Interno e per lo Sport) le misure dell’Agenda Sud, rafforzandone il tiro.

Questi provvedimenti (finanziati con 265,5 milioni di euro), che coinvolgeranno direttamente anche quattro scuole del Comune di Caivano e di molti altri in situazione di disagio sociale, riguardano oltre 2mila istituti del Mezzogiorno e puntano a fare della scuola il fulcro dello sviluppo dei territori, tramite una serie di iniziative: contrasto alla dispersione e riduzione dei divari negli apprendimenti; potenziamento delle competenze di base e trasversali; incrementi retributivi per le ore aggiuntive al personale scolastico impegnato nell’attuazione dei progetti didattici; attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto) per l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico.

Verrà dedicata particolare attenzione a 245 scuole (incluse le 4 scuole del primo ciclo di Caivano) individuate da INVALSI sulla base delle rilevazioni nazionali, per le quali sono previste ulteriori misure: docenti aggiuntivi per le secondarie di I e II grado (per circa 4/5 docenti per ogni scuola); accompagnamento e supporto costante da parte del Ministero tramite Indire (Istituto Nazionale di documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa) e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; potenziamento delle attività sportive. In un prossimo decreto-legge saranno previste misure di rafforzamento delle sanzioni per contrastare l’evasione dell’obbligo scolastico e risorse specifiche, sia per potenziare esperienze di mobilità per studenti sul modello Erasmus per favorire confronti con altri contesti, sia per dotare le scuole in contesti caratterizzati da fragilità educativa di personale amministrativo aggiuntivo e incentivi per il personale docente.

Inoltre, il piano Agenda Sud adottato prevede già un fondo speciale per finanziare progetti di rete per aree e contesti con maggior disagio educativo: il progetto pilota di Caivano sarà finanziato specificamente con 1 milione di euro e coinvolgerà le quattro scuole del primo ciclo: IC2 De Gasperi, IC Cilea-Mameli, IC3 Parco Verde e IC Milani, prevedendo anche docenti aggiuntivi in queste scuole. Sempre a Caivano altri 560mila euro saranno destinati alla lotta contro l’abbandono scolastico e i divari territoriali. Verrà anche firmata una convenzione con il centro polifunzionale Delphinia in collaborazione con il Ministro dello Sport, affinché la struttura sia messa a disposizione anche delle scuole.

Oltre a questi interventi, il Ministero dell’istruzione e del merito ha assegnato risorse nell’ambito del PNRR anche per la costruzione di 2 nuovi asili nido e per la riqualificazione di 2 palestre, nonché oltre 1,3 milioni per rinnovare le aule, i laboratori e gli ambienti didattici con interventi che mirano ad avere scuole più accoglienti e innovative, rendendole luoghi di serenità per gli studenti. L’obiettivo di questi provvedimenti sacrosanti è quello di rendere le scuole degli efficaci poli e hub educativi, presìdi di sviluppo dei territori connessi con altre scuole, enti, istituzioni, associazioni del Terzo settore: una vera e propria rete grazie alla quale sarà possibile attivare, anche grazie a docenti aggiuntivi nelle aree più a rischio e a un maggior supporto anche nelle ore curricolari, azioni di sostegno psicologico e socio-educativo durante tutto il percorso di studi, percorsi formativi personalizzati, di orientamento e di accompagnamento.