Ecco come Google ha deciso di aiutare le imprese italiane

Il colosso di Mountain View favorisce la digitalizzazione delle imprese

Sundar Pichai, CEO di Google e Alphabet ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di essere partner della ripresa economica dell’Italia. Per aiutare a trasformare le aziende italiane grandi e piccole, investiremo oltre 900 milioni di dollari in 5 anni, che includono l’apertura delle due Google Cloud Region in partnership con TIM”.

La ricerca

Una ricerca di McKinsey del 10 giugno ha acceso i riflettori sul fatto che in Europa risultano essere a rischio 60 milioni di posizioni lavorative. Da qui, l’iniziativa di Google di dare avvio a una serie di progetti per supportare i governi di tutto il mondo ad affrontare la crisi determinata dalla pandemia, tra cui “Italia in Digitale”. Google grazie ad una partnership con il Ministero della Salute, ha potuto fornire, in Italia, informazioni sulla situazione dell’epidemia, dettagliate e in tempo reale su Search, Google Maps e YouTube. Fondamentale, inoltre, è stata la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione per consentire l’accesso a un numero elevato di studenti alla didattica a distanza.

Il progetto di Google

L’obiettivo del progetto sarà favorire la ripresa economica del Paese attraverso la previsione di  momenti di formazione, strumenti e partnership volti a supportare le aziende e le persone in cerca di opportunità lavorative. Potrebbe arrivare ad aiutare circa 700mila persone e piccole e medie imprese, ma l’intento è di portare il numero complessivo a oltre 1 milione per la fine del 2021.  Tale iniziativa nasce sulla scia del successo di precedenti progetti come “Crescere in Digitale” e “Google Digital Training”, che negli ultimi cinque anni hanno aiutato 500mila persone a ottenere le competenze digitali necessarie per rilanciare un’attività o migliorare la propria carriera lavorativa.

La donazione a Unioncamere

Google.org ha comunicato che donerà 1 milione di euro a Unioncamere per offrire formazione specifica e assistenza da parte di esperti a imprese e lavoratori, con particolare attenzione a quei settori maggiormente colpiti da COVID-19,  quali il turismo, la vendita al dettaglio e la ristorazione.