Porta dell’Amicizia: il Pakistan riapre il confine con l’Afghanistan in lotta per la vita

Croce Rossa: "Gli afghani lotteranno per la loro vita quest'inverno". Pakistan e Afghanistan si sono spesso accusati a vicenda di alimentare l'estremismo islamico antigovernativo lungo il loro poroso confine

pakistan

Sono trascorsi esattamente 8 anni dall’accordo di cooperazione, commercio e sicurezza tra Pakistan e Afghanistan. Da allora lo scenario è radicalmente cambiato. Il ritorno al potere dei talebani ha terremotato l’intera regione asiatica. Lo scopo era quello di superare anni di ostilità e diffidenza. Nel passato Pakistan e Afghanistan si sono spesso accusati a vicenda di alimentare l’estremismo islamico antigovernativo lungo il loro poroso confine. Le loro relazioni sono state spesso tempestose, soprattutto all’epoca del presidente afghano, Hamid Karzai.pakistan

Lotta per la vita

“Gli afghani lotteranno per la loro vita quest’inverno”, spiega un alto funzionario del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il martoriato paese si prepara al suo secondo inverno sotto il dominio talebano. E affronta il crollo delle condizioni umanitarie. Il direttore delle operazioni della Croce Rossa, Martin Schuepp, avverte che la già disastrosa situazione economica dell’Afghanistan è destinata a peggiorare. A causa dell’isolamento internazionale e delle sanzioni imposte ai Talebani. La Croce Rossa è intervenuta con “misure di emergenza”. Come il pagamento degli stipendi mensili di 10.500 medici. Il ritorno al potere dei Talebani nell’agosto del 2021 ha trasformato radicalmente l’Afghanistan. Precipitando milioni di persone nella povertà. Mentre gli aiuti stranieri sono cessati quasi da un giorno all’altro. Nel 2023 un numero sempre maggiore di afghani lotterà per la sopravvivenza. Per effetto del deterioramento delle condizioni di vita.pakistan

Disastro umanitario

La presa di potere del gruppo religioso nell’agosto 2021 ha mandato in tilt l’economia. Le difficoltà si aggravano. “La gente lotterà per la propria vita”, sostiene Martin Schuepp. Un mix di condizioni devastanti. E cioè le sanzioni contro i governanti talebani. Il blocco dei trasferimenti bancari. Il congelamento di miliardi di riserve valutarie dell’ Afghanistan. Tutto ciò ha già limitato l’accesso alle istituzioni globali. E al denaro esterno che sosteneva l’economia del Paese, dipendente dagli aiuti, prima del ritiro delle forze statunitensi e della Nato. “L’inizio dell’inverno aggraverà i bisogni umanitari acuti che metà della popolazione sta già affrontando- aggiunge Schuepp- I prezzi stanno aumentando per tutta una serie di motivi. Ma anche la questione delle sanzioni ha portato a conseguenze enormi. Vediamo sempre più afghani costretti a vendere i propri beni per sbarcare il lunario. A comprare materiali per il riscaldamento. E, allo stesso tempo, ad affrontare costi crescenti per il cibo e altri generi di prima necessità“.Pakistan

Sos sanzioni

“Le sanzioni rappresentano una sfida per far arrivare tempestivamente gli aiuti e i rifornimenti necessari al Paese– evidenzia Martin Schuepp-. E’ fondamentale che tutte le sanzioni abbiano delle esenzioni umanitarie. In modo che organizzazioni caritative possano continuare il loro lavoro”. La Croce Rossa sta già pagando gli stipendi del personale sanitario afghano. Per garantire il mantenimento dei servizi sanitari di base. “Siamo consapevoli che non è il nostro ruolo principale quello di pagare gli stipendi del personale medico- precisa Schuepp-. Come organizzazione umanitaria, non siamo nella posizione migliore per farlo. Lo abbiamo fatto in modo eccezionale per garantire che i servizi continuino a essere forniti”.

Servizi di base

Schuepp ha appena visitato per la prima volta l’Afghanistan come direttore delle operazioni della Croce Rossa dopo la presa di potere dei Talebani.  Il comitato internazionale provvede anche a sfamare la maggior parte della popolazione carceraria del Paese. “Non è stato in grado di dire immediatamente quanti prigionieri ci fossero in Afghanistan- puntualizza Schuepp-. Abbiamo intensificato il nostro sostegno alle carceri e ai prigionieri. Assicurando che il cibo venga fornito nelle prigioni di tutto il Paese”. Ne emerge il ruolo della Croce Rossa come una “misura di emergenza” che si è resa necessaria dopo il crollo del governo afghano sostenuto dagli Stati Uniti. Una volta che Washington ha iniziato il ritiro definitivo delle truppe Usa nell’agosto 2021. La Croce Rossa ha cercato di “assicurarsi che i servizi di base continuassero” nelle carceri sotto il dominio talebano. Nessun Paese al mondo ha riconosciuto l'”Emirato islamico dell’ Afghanistan“, come i Talebani chiamano la loro amministrazione. Lasciandoli isolati a livello internazionale. Il gruppo religioso ha governato l’Afghanistan negli anni ’90. Ed era stato rovesciato dall’invasione statunitense nel 2001.Pakistan

Segnale del Pakistan

Ora il Pakistan riapre il confine con l’Afghanistan chiuso per una sparatoria. Il governo di  Islamabad dichiara di aver riaperto lunedì il suo valico di frontiera di Chaman. Passaggio chiave autorizzato per il commercio e la circolazione dei pedoni. Snodo fondamentale con l’Afghanistan, paese senza sbocco sul mare. La riapertura è avvenuta una settimana dopo che il Pakistan aveva chiuso il valico. Un uomo armato afghano aveva sparato e ucciso un soldato pakistano e ferito altri due. La sparatoria mortale è avvenuta il 13 novembre al valico, noto anche come Porta dell’Amicizia. La chiusura del confine ha causato gravi perdite commerciali. E ha lasciato migliaia di persone bloccate da entrambe le parti. Abdul Majeed Zehri, amministratore pakistano a Chaman, ha dichiarato che il confine è stato riaperto dopo i colloqui con i funzionari afghani. le autorità di Kabul stanno cercando l’aggressore.  Zehri ha aggiunto che i funzionari afghani hanno espresso dolore e dispiacere per l’uccisione della guardia di frontiera pakistana.

Diritti negati

Non è chiaro cosa abbia spinto l’aggressore afghano ad aprire il fuoco contro le guardie pakistane prima di fuggire dalla scena. Secondo le riprese televisive, l’aggressore, in presenza di guardie di frontiera talebane, ha improvvisamente estratto la pistola e ha aperto il fuoco. Infuriato per l’incidente, il Pakistan ha rapidamente chiuso il confine. I Talebani dell’Afghanistan hanno conquistato la capitale Kabul 15 mesi fa. Da allora, si sono affidati principalmente al commercio con il Pakistan per generare entrate. Anche se Islamabad, come il resto del mondo, non ha ancora riconosciuto il governo talebano. Il Pakistan, come altre nazioni, vuole che i Talebani tengano fede all’impegno preso con la comunità internazionale di rispettare i diritti umani e delle donne.