Cop 28: “Non c’è futuro senza limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi”

Forte presenza a Dubai degli scienziati dell'Ipcc: sono autori di vari studi sul clima e di una sintesi per i governi

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Cop 28: ultima fermata per salvare il pianeta dall’abisso del “climate change“.  L’intesa è lontana ma a Dubai iniziano oggi i negoziati sul clima più importanti da quando è stato siglato l’Accordo di Parigi nel 2015. Secondo il Wwf una decisione chiave riguarderà il “Global Stocktake”. E la sua prima valutazione dei progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi dell’accordo. In risposta, la Cop 28 dovrà fornire una tabella di marcia. Per correggere la rotta. E plasmare il futuro dell’azione per il clima su scala globale. Manuel Pulgar-Vidal è il responsabile globale per il clima e l’energia del Wwf. E ha presieduto la Cop 20. “La Cop28 dovrà essere la Cop della credibilità climatica. Con tutti i piani, gli impegni e i finanziamenti allineati alla velocità. E alla portata dell’azione necessaria per prevenire i peggiori impatti della crisi climatica – afferma Manuel Pulgar-Vidal-. Possiamo ancora evitare un futuro di catastrofi climatiche sempre più gravi. Ma siamo fuori strada e il tempo sta per scadere. I Paesi devono concordare una tabella di marcia che riporti l’ambizione e l’azione climatica globale in linea con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi“. E prosegue: “Non possiamo permetterci di avere un’altra Cop in cui l’ambizione e l’azione non vengano accelerate. Quanto prima e con maggiore decisione agiremo, tanto prima le persone e la natura potranno raccoglierne i benefici. E cioè un futuro più pulito, sicuro e stabile“.
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Obiettivi della Cop 28

Secondo il Wwf, una delle chiavi per sbloccare l’azione per il clima sono gli impegni finanziari dei Paesi di più antica industrializzazione. Che devono dimostrare di aver raggiunto e superato i 100 miliardi di dollari all’anno promessi a Copenaghen nel 2009. E inclusi nell’accordo di Parigi nel 2015. E’ necessario raddoppiare i finanziamenti per l’adattamento climatico entro il 2025. In linea con le esigenze dei Paesi in via di sviluppo, vulnerabili. A Dubai occorre anche far partire davvero il Fondo per le Perdite e i Danni. L’accordo sulla creazione del fondo è stato un successo della Cop dello scorso anno. Ora però i Paesi devono lavorare per renderlo pienamente operativo. Con impegni sostanziali verso nuovi fondi. Mariagrazia Midulla è la responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia. E sottolinea che “i leader dovranno realizzare anche un piano globale per eliminare tutti i combustibili fossili. Occorre agire finalmente con decisione per porre fine all’era dei combustibili fossili. Responsabili dell’87% delle emissioni climalteranti. Altrimenti il mondo sarà condannato a subire crescenti sconvolgimenti climatici. La soluzione è porre fine alla produzione e all’uso dei combustibili fossili. E passare al 100% di energia rinnovabile. Ciò avrà il più grande impatto sul cambiamento climatico su scala globale”.
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Ipcc

L’Ipcc è il gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico. E ha stilato vari Rapporti e una sintesi per i decisori politici. In programma c’è proprio “una forte presenza” alla 28° Conferenza delle Parti (Cop28). La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) si apre oggi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. E andrà avanti fino al 12 dicembre. Il presidente dell’Ipcc, Jim Skea interverrà all’apertura della Conferenza con i capi di Stato e di governo. E prenderà la parola anche alla sessione plenaria della Giornata dell’informazione sulla Terra il 3 dicembre. Inoltre il segretario dell’Ipcc, Abdalah Mokssit, interverrà oggi alla plenaria di apertura dell’Organismo sussidiario per la consulenza scientifica e tecnologica (Sbsta). La “task force” green si riunisce almeno due volte l’anno per consigliare la Cop. Il primo Global Stocktake è un processo in cui i Paesi verificano i progressi compiuti. Verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. E si svolgerà durante la Cop28. Il rapporto di sintesi dell’Ipcc al Sesto rapporto di valutazione è stato pubblicato nel marzo 2023. Ed uno degli input scientifici diretti e critici del movimento ecologista. Il 4 dicembre l’Ipcc ospiterà un evento sui punti principali del Sesto rapporto di valutazione. Nel contesto dei recenti sviluppi. I relatori guarderanno anche le sfide scientifiche del settimo ciclo di valutazione dell’Ipcc. Lo stesso giorno il gruppo di scienziati Ipcc si occuperà degli inventari nazionali dei gas a effetto serra (Ift). Ospitando un evento sugli strumenti chiave per rafforzare il quadro di trasparenza dell’accordo di Parigi.Cop

Fondo per il clima

Intensificare gli sforzi per il contrasto ai cambiamenti climatici. Ma anche rafforzare l’impegno a sostegno del continente africano. Al quale l’Italia destinerà gran parte del suo Fondo per il clima. Questa la “mission” che la premier Giorgia Meloni confermerà alla Cop28. La presidente del Consiglio prenderà parte alla sessione ad alto livello del summit, che avrà luogo l’1 e il 2 dicembre. E che vedrà la più alta partecipazione di capi di Stato e di governo mai registrata in una “Cop” (circa 150 i leader attesi). Numeri che certificano il successo diplomatico del presidente emiratino Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Confermata l’assenza al vertice del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Che sarà sostituito dall’inviato americano per il clima John Kerry. Il 1° dicembre Meloni parteciperà all’apertura dei lavori. Con annessa foto di famiglia in compagnia degli altri leader. Poi prenderà la parola nell’ambito di due eventi. Uno dedicato ai sistemi alimentari. E un altro sull’adattamento ai cambiamenti climatici. In questa sede l’inquilina di Palazzo Chigi ribadirà la posizione dell’Italia sulle politiche di sostegno all’Africa.
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Cop 28

La sera del 1° dicembre sarà all’insegna della musica lirica. Il Teatro alla Scala si trasferirà per l’occasione a Dubai. Dove terrà un concerto di arie italiane. L’evento è frutto di una collaborazione con il ministero della Cultura, quello degli Esteri ed Eni. La Cop28 di Dubai si inserisce nel solco dell’impegno assunto dai leader mondiali in occasione della Cop21 parigina del 2015. Sulla necessità di limitare la crescita della temperatura media globale a un massimo di 2 gradi centigradi, alla fine del secolo. Rispetto ai livelli pre-industriali. L’intenzione, sulla carta, è amplificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi Celsius. Tre i macro-temi al centro della Cop28. La mitigazione dei cambiamenti climatici. I leader riuniti proveranno a valutare gli sforzi sinora compiuti per ridurre le emissioni di anidride carbonica.  L’adattamento ai cambiamenti climatici. E, infine, il tema del finanziamento da 100 miliardi di euro l’anno che le nazioni più ricche dovrebbero destinare ai paesi in via di sviluppo per assisterli. Nel loro percorso verso di riduzione delle emissioni e di gestione del cambiamento climatico

Allarme Unicef

Intanto l’Unicef ha lanciato il rapporto Climate Changed Child che descrive in dettaglio come la salute dei bambini sia influenzata dai cambiamenti climatici. E contiene nuovi dati su come e dove i bambini sono esposti a minacce legate all’acqua che mettono a rischio la loro salute e il loro benessere. Il rapporto ha rilevato che 739 milioni di bambini sono esposti a una scarsità d’acqua elevata o estremamente elevata nel 2022. Il 6 dicembre si terrà una conferenza stampa sui bambini in cui la Goodwill Ambassador dell’Unicef, Vanessa Nakate presenterà quattro bambini attivisti per il clima provenienti da tutto il mondo. I bambini prenderanno la parola nella sala della conferenza stampa ufficiale per parlare delle loro esperienze alla COP28. E dei loro appelli all’azione per i leader mondiali. Per la prima volta in una COP, subito prima di entrare nel vivo delle discussioni, i negoziatori dei Paesi ascolteranno i bambini di 13 Paesi. Attraverso video preregistrati che descrivono le loro esperienze con il cambiamento climatico.