“Ripartire si può”: stop a sovraindebitamento e usura

Al Vicariato di Roma la presentazione del rapporto della Fondazione Salus Populi Romani

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Foto di martaposemuckel da Pixabay

Sos usura. Al Vicariato di Roma la presentazione del rapporto della Fondazione Salus Populi Romani. Venerdì 9 febbraio, alle ore 11.30 interverranno il vescovo Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, Barbara Funari, assessore alle Politiche sociali e alla salute di Roma Capitale, Massimiliano Maselli, assessore ai Servizi sociali, disabilità, Terzo Settore della Regione Lazio. Saranno presenti anche Filippo Torrigiani, consulente della Commissione parlamentare antimafia e Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana e presidente della Fondazione Salus Populi Romani. Presenteranno la prima edizione del Rapporto di attività “Ripartire si può”. La conferenza, che verrà moderata dal giornalista Toni Mira di Avvenire, si svolgerà nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma. Il volume, ricco di infografiche e tabelle, documenta le numerose iniziative promosse dall’organismo della diocesi di Roma. Per sostenere le famiglie sovraindebitate e a rischio usura nel quadriennio 2020-2023 a Roma e nel Lazio. Il Rapporto si struttura nelle tre parole chiave “ascolto, compassione e servizio”. E, oltre allo scenario economico-sociale della capitale, sono riportati i dati sulle attività della Fondazione e approfondimenti in merito all’accesso al credito con proposte operative alle istituzioni.

Allarme usura

La Missione propria della Fondazione Salus Populi Romani è la promozione e l’animazione di una cultura della sobrietà e della solidarietà. Capace di esprimersi anche nelle scelte di spesa quotidiane e nell’uso adeguato delle risorse finanziarie. La Fondazione considera l’educazione finanziaria un compito fondamentale e irrinunciabile. Da svolgere non come mera informazione. Ma come abilitazione concreta e quotidiana alle scelte “di valore”. All’acquisizione cioè di beni e servizi con l’attenzione al risparmio. Per accrescere la qualità, personale e sociale, del vivere. L’attività operativa della Fondazione è sostenuta da uno staff di segreteria composto da tre persone. Il ruolo della segreteria, seguendo le indicazioni del Consiglio direttivo, è di assicurare continuità e professionalità alle attività svolte dalla Fondazione. Dall’accompagnamento dei volontari nella gestione delle richieste all’attivazione degli gli strumenti finanziari. Dall’amministrazione contabile alla comunicazione. Dalla formazione alla promozione di nuove forme di collaborazione e servizio. Dalle trattative con i creditori alla gestione dei beneficiari che faticano a rientrare dei prestiti garantiti.