UN SOLO DIO, UNA SOLA PREGHIERA

Il 16 aprile a Bologna grande appuntamento a tre voci: cristiani, musulmani ed ebrei pregheranno insieme per la pace e la giustizia, a seguito dei tanti fatti sanguinosi perpetrati in questi ultimi mesi in nome della fede. L’evento si terrà nel capoluogo emiliano presso la terrazza di Villa Revedin, scelta per l’analogia con l’iniziativa interreligiosa di papa Francesco quando invitò israeliani, palestinesi e il patriarca Bartolomeo lo scorso giugno nei giardini vaticani. Purtroppo non sarà per tutti perchè la Villa può contenere al massimo 150 persone, ha spiegato monsignor Stefano Ottani alla conferenza stampa di presentazione. Perciò si è deciso di consegnare 50 inviti per ognuna delle tre religioni. Tra i cristiani ci saranno i cattolici ma anche rappresentanze della comunità ortodossa e riformata, “segno dei rapporti più che positivi con queste comunità”, sottolinea mons. Ottani, ricordando che la chiesa cattolica e quella riformata stanno già lavorando per la celebrazione comune dei 500 anni dalla Riforma, nel 2017. L’iniziativa nacque lo scorso ottobre, come riporta l’agenzia Dire, durante una udienza del cardinale Carlo Caffarra con la comunità islamica di Bologna, il suo coordinatore Yassine Lafram e condivisa con il rabbino Alberto Sermoneta, l’archimandita Dionisos Papabasileiou e il pastore Michel Charbonnier, anch’essi presenti il 16 aprile, insieme agli imam delle moschee cittadine.

All’incontro si vedrà quindi pregare, uno a fianco all’altro, i massimi rappresentanti delle tre grandi religioni monoteiste insieme a una rappresentanza dei rispettivi fedeli. L’evento era stato annunciato nelle scorse settimane, a seguito delle stragi in Francia, ma oggi si conoscono anche data e dettagli. A partire dalle 18, ognuna delle confessioni dirà una preghiera, chiederà perdono per i peccati e poi proporrà una invocazione per la pace, il tutto usando prevalentemente l’italiano, in modo da essere comprensi da tutti. I momenti saranno intervallati da mini concerti della Bologna Youth Chamber Orchestra, tranne che per quello islamico per cui è prevista la recita “cantilenata” di alcuni versetti del Corano. I 150 scenderanno infine nel giardino di Villa Revedin per piantare insieme un ulivo, simbolo di pace, accompagnati dal coro dei bambini della Parrocchia dei santi Bartolomeo e Gaetano.