Udienza, Papa: “Basta caricatura mondana Natale, consumistica e sdolcinata”

Papa: "L'amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità"

L'udienza di Papa Francesco in Sala Nervi, in Vaticano

Papa Francesco è entrato nell’Aula Paolo VI, dove stamane tiene l’udienza generale, l’ultima del 2022. Il Papa, accolto dall’ovazione dei fedeli, ha fatto ingresso dall’ingresso sul palco, e si è diretto verso la sua postazione camminando appoggiandosi a un bastone.

Udienza, Papa: “Basta caricatura mondana Natale, consumistica e sdolcinata”

“Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata”. Lo ha detto papa Francesco nell’udienza generale, che oggi ha dedicato a una meditazione su “Il Natale con San Francesco di Sales”, in occasione del quarto centenario della morte.

“No, l’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù – ha sottolineato il Pontefice -. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità”. “I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità”, ha aggiunto. “Un altro aspetto che risalta nel presepe è la povertà, intesa come rinuncia ad ogni vanità mondana – ha proseguito -. Quando noi vediamo i soldi che si spendono per la vanità! Tanti soldi per la vanità mondana! Tanti sforzi, tante ricerche per la vanità!”.

“Gesù, il Re dell’universo, non si è mai seduto su un trono: è nato in una stalla, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia; e alla fine è morto su una croce e, avvolto in un lenzuolo, è stato deposto nel sepolcro”, ha ricordato il Papa. E a proposito della mangiatoia ha spiegato che “questo segno ci mostra lo ‘stile’ di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza. Con questo suo stile, Dio ci attira a sé. Non ci prende con la forza, non ci impone la sua verità e la sua giustizia, non fa proselitismo con noi. No, vuole attirarci con l’amore, con la tenerezza”. E non con “un amore possessivo ed egoistico, come purtroppo è tanto spesso l’amore umano”. Francesco ha infine indicato “un grande insegnamento, che ci viene da Gesù Bambino attraverso la sapienza di San Francesco di Sales: non desiderare nulla e non rifiutare nulla, accettare tutto quello che Dio ci manda”.

“Ma attenzione! Sempre e solo per amore, perché Dio ci ama e vuole sempre e solo il nostro bene”, ha concluso. Il Pontefice, a proposito del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, ha annunciato “che oggi viene pubblicata la Lettera Apostolica che commemora tale anniversario. Si intitola ‘Tutto appartiene all’amore’, riprendendo un’espressione caratteristica del Santo Vescovo di Ginevra”.

Fonte: Ansa