L’incidenza della preghiera sull’ecumenismo. Progetto a Caltagirone (Catania)

Nella diocesi di Caltagirone il concorso per un luogo di preghiera all'interno del cimitero

Livatino

La preghiera come via all’ecumenismo. Affiancando alla commemorazione dei defunti l’opportunità di unione fra i cristiani. Insieme l’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Catania. E la fondazione del medesimo ordine. Lanciano un concorso di idee per uno spazio ecumenico nel Cimitero monumentale di Caltagirone. Con l’obiettivo di recuperare, valorizzare e completare un bene artistico-architettonico di indubbio valore. Dichiarato monumento nazionale.Preghiera

Il patrocinio della diocesi

L’iniziativa è nata in seguito ad un protocollo d’intesa sottoscritto il 22 settembre 2018 con il comune di Caltagirone. E ha il patrocinio della diocesi calatina. Della soprintendenza dei beni architettonici e ambientali di Catania. Dell’ordine degli architetti di Bologna e Catania. Dell’ordine degli Ingegneri di Catania. Dell’Ance etnea l’associazione dei costruttori edili) e del comune calatino.

Il Papa in preghiera

La centralità della preghiera

Pregare è da sempre lo specchio della fede. Lex orandi, lex credendi. Letteralmente: “la legge della preghiera è la legge del credere”, oppure potremmo parafrasare “il contenuto e il modo del pregare è il contenuto e il modo del credere”. L’espressione sembra attribuibile a Prospero d’Aquitania. Che visse tra il 390 e il 430. In un suo scritto contro il Pelagianesimo. L’espressione, ricostruisce don Simone Zocca, è diventata un vero e proprio principio teologico. Ed è ripresa dal catechismo della Chiesa cattolica al numero 1124, Nel quale si esplicita: “La legge della preghiera è la legge della fede. La Chiesa crede come prega”.