Dove tutto è iniziato: a Gerusalemme l’aiuto alla Chiesa che soffre

Il Patriarcato Latino insieme ad ACS per il futuro dei cristiani in Terra Santa. L'impegno nel riformare i programmi scolastici per aiutare a combattere l'estremismo

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Foto di Raimond Klavins su Unsplash

L’impegno a Gerusalemme della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. ACS è stata coinvolta in oltre 700 progetti per i cristiani in Israele, Palestina e Giordania negli ultimi 30 anni, di cui oltre 100 in collaborazione con il Patriarcato Latino. E questa cooperazione si sta ulteriormente rafforzando. ACS sosterrà un grande intervento con un’attenzione particolare ai bisogni pastorali della gente. Malgrado lo status unico di cristiani della prima comunità cristiana del mondo, tante persone sono lontane dalla Bibbia e dai suoi insegnamenti. Il Patriarcato ne è consapevole e con il sostegno di ACS lanceremo un programma strategico rivolto a tutti i gruppi giovanili in Giordania, Palestina e Israele. Compreso il Vicariato per i migranti e richiedenti asilo e la congregazione di lingua ebraica.Gerusalemme

Impegno a Gerusalemme

George Akroush è il direttore del Project Development Office del Patriarcato Latino di Gerusalemme. In un’intervista resa ad Aiuto alla Chiesa che Soffre parla dei progetti di rinnovamento della pastorale per i cristiani di Terra Santa. Sempre più afflitti da un crescente estremismo. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme comprende i territori di Palestina, Israele, Giordania e Cipro. “In Israele, oltre ai cristiani palestinesi, abbiamo due importanti Vicariati. La Congregazione di lingua ebraica – un gruppo di 1.200 cattolici – e il Vicariato per migranti e richiedenti asilo, che conta circa 120.000 fedeli. Questo è il motivo per cui diciamo che nonostante tutte le sfide e i cristiani locali che lasciano la Terra Santa, abbiamo più richiedenti asilo e rifugiati che arrivano nell’area. Quindi, nel complesso, la Chiesa sta crescendo di numero, ma purtroppo i cristiani locali se ne stanno andando. E ora siamo meno dell’1% della popolazione totale”, racconta il direttore Akroush.

Supporto

Il piano prevede l’istituzione di cappellanie giovanili e l’apertura del seminario latino ai laici. “Per la prima volta in 170 anni, troverete il clero seduto accanto ai capi scout che, insieme, prendono lezioni di studi biblici, filosofia e valori cristiani. Questo è molto importante, stiamo facendo la storia con ACS, perché è la prima volta che ci impegniamo in progetti su larga scala. Invece di supportare progetti più localizzati o sporadici”, aggiunge Akroush. Il Patriarcato latino di Gerusalemme spera di riformare i programmi scolastici per aiutare a combattere l’estremismo. E sottolinea: “Nonostante il numero esiguo, meno dell’1%, serviamo ancora il 40% del popolo palestinese. La Chiesa gestisce quasi 200 scuole in Palestina, Israele e Giordania, insegnando a centinaia di migliaia di persone. Le nostre scuole hanno il compito di illuminare le nuove generazioni. E insegnare loro a essere più tolleranti, più accoglienti. Instillando in loro i valori cristiani dell’amore, della tolleranza e dell’accoglienza“.