Pakistan, la devozione mariana come lievito missionario

A Mariamabad, la "Città di Maria", una nuova casa per la Vergine

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Regina Coeli. Foto di Mateus Campos Felipe su Unsplash

La devozione mariana come segno e lievito della presenza missionaria in Pakistan. Nostra Signora della misericordia, la Vergine Maria venerata a Mariamabad, nell’arcidiocesi di Lahore, avrà una nuova “grotta mariana“. Qui, riferisce l’agenzia missionaria vaticana Fides, i fedeli potranno recarsi a pregare davanti alla statua mariana, ispirata alla grotta e alla Madonna di Lourdes. L’arcivescovo di Lahore, Sebastian Francis Shaw,  ha posto la prima pietra per la costruzione della grotta, presso il santuario mariano nazionale di Mariamabad. In quel piccolo villaggio nel cuore del Punjab,  già alla fine del 1800 i missionari francescani vollero costruire un luogo consacrato alla Madonna. Da allora Mariamabad (“Città di Maria”) è uno dei santuari mariani più frequentati del Pakistan, meta di pellegrinaggi, visitato dai fedeli cristiani e musulmani che vogliono affidarsi e chiedono grazie alla Vergine. Nel villaggio di Mariamabad, che accoglieva famiglia cattoliche, i missionari cappuccini belgi costruirono una grotta ispirata alla Madonna di Lourdes e una chiesa, oggi santuario nazionale. Vi si svolge, racconta Fides, un grande pellegrinaggio in occasione della festa della natività di Maria l’8 settembre. Una tre giorni che vede accorrere centinaia di migliaia di persone da tutta la nazione. Alla cerimonia di  posa della prima pietra erano presenti gli abitanti di Mariamabad, sacerdoti e religiosi,  padre Tariq George, il rettore del santuario ed esponenti delle autorità civili.

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Foto di Shamsher Ali Niazi su Unsplash

Missione mariana

Nella nuova, ampia struttura in costruzione,  adeguata al grande flusso di gente,  “i pellegrini potranno sostare, pregare, chiedere grazie, e questo aiuterà ad approfondire la fede e la devozione alla Vergine”, ha detto il rettore. “Sarà un faro di ispirazione e speranza per tutti coloro che lo visiteranno, un luogo che sia esteticamente bello e spiritualmente nutriente”. “L’abbondanza di benedizioni – rileva “The Catholic Lahore focus”, la newsletter dell’arcidiocesi – è testimoniata anche dalla recente consacrazione di due nuove cappelle cattoliche una casa per catechisti nella parrocchia di San Rocco a Pasrur”. L’Arcivescovo Shaw, in visita nella parrocchia, ha celebrato due messe per consacrare gli edifici di culto, accolto con gratitudine e gioia dalla popolazione locale, felice di poter disporre dei nuovi “luoghi sacri di fede e comunità”. La prima cappella è la intitolata a San Vincenzo, e si trova nel villaggio di Kotli Haji Pura. La seconda è la chiesa di Sant’Agostino nel villaggio di Chovinda. Parlando ai fedeli l’arcivescovo Shaw ha sottolineato l’importanza di  coltivare la fede e la vita spirituale non solo nella liturgia in chiesa ma in ogni momento della vita quotidiana.