Ucraina, ISW: “Putin vuole vittoria completa”. Attaccate Melitopol e Mariupol

A seguito del "bombardamento di artiglieria" a Melitopol un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate

Bombardamento a Bucha. Regione di Kiev. Foto di Sonia Dauer su Unsplash

La guerra in Ucraina giunge al 397esimo giorno. Putin annuncia che “il primo luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia” e avverte: “L’Occidente sta oltrepassante tutte le linee rosse fornendo armi all’Ucraina”.

Isw: “Putin vuole vittoria completa in Ucraina, nessun negoziato”

“Il presidente russo Vladimir Putin cerca una vittoria completa in Ucraina, che sembra fiducioso di poter raggiungere nel tempo e rifiuta l’idea che l’attuale realtà militare richieda una soluzione negoziata del conflitto”. Lo scrive nel suo ultimo report l’Institute for the study of the war (Isw) aggiungendo che “controffensive ucraine sono quasi certamente necessarie ma non sufficienti a persuadere Putin a negoziare in termini accettabili o a creare condizioni militari sul terreno sufficientemente favorevoli all’Ucraina e all’Occidente”.

“Né l’Ucraina né l’Occidente hanno convinto il capo del Cremlino a prendere in considerazione l’idea di accettare qualsiasi tipo di soluzione di compromesso. Putin rimane invece concentrato sul raggiungimento dei suoi obiettivi bellici iniziali attraverso un conflitto prolungato in cui vince o imponendo la sua volontà all’Ucraina con la forza o spezzando la volontà dell’Ucraina in seguito all’abbandono di Kiev da parte dell’Occidente”, afferma l’Isw.

Putin: “Superate tutte le linee rosse”

Vladimir Putin è convinto che l’Occidente stia oltrepassando tutte le linee rosse, e persino le linee rosse più profonde, fornendo armi all’Ucraina. “Sì, è quello che stanno facendo, l’hanno fatto fin dall’inizio nel 2014, quando hanno facilitato un colpo di Stato” in Ucraina, ha detto il presidente russo. L’Ucraina ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulle armi nucleari russe in Bielorussia.

Kiev: attaccate Melitopol e Mariupol occupate dai russi

Esplosioni questa mattina a Mariupol, nel Donetsk, e a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, città ucraine occupate dall’esercito russo. Lo riferiscono gli amministratori in esilio delle due città, citati da Rbc-Ukraine. Secondo il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov sono state colpite strutture dove si trova l’amministrazione russa, la quale ha dichiarato che a seguito del “bombardamento di artiglieria” a Melitopol un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate, 4 persone sono rimaste ferite. Un funzionario della regione occupata di Zaporozhzhia Vladimir Rogov ha pubblicato foto delle esplosioni.

Domenica respinti 60 attacchi russi

Lo Stato maggiore dell’Ucraina ha fatto sapere che nella giornata di domenica sono stati respinti oltre 60 attacchi russi. Le forze di Mosca stanno al momento concentrando le proprie offensive in particolare sulle regioni di Kharkiv e nel Donetsk, su Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka.

Lituania: dislocazione testate russe per destabilizzare

La notizia della dislocazione di testate nucleari russe in Bielorussia “è un ulteriore fattore di rischio per la regione baltica. Insieme ai suoi partner euro-atlantici, la Lituania deciderà come reagire a questi piani militaristici dei regimi russo e bielorusso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteti lituano, Gabrielius Landsbergis, in un comunicato stampa pubblicato oggi dal ministero di Vilnius. Il ministro ha aggiunto che “si tratta di mosse disperate di Putin e Lukashenko per creare un’altra ondata di tensione e destabilizzazione in Europa. Tali azioni coinvolgono ancora di più la Bielorussia nella guerra con l’Ucraina e nel confronto con il mondo democratico. La Bielorussia, che sta perdendo sempre più la sua sovranità, sostiene e aiuta l’aggressione della Russia ed è sempre più integrata nei piani militari della Russia”.

Alla condanna di Landsbergis ha fatto eco quella del ministro della Difesa, Arvydas Anušauskas, secondo cui il fine della mossa è creare la diminuzione del supporto dei Paesi Nato all’Ucraina. “La Russia”, ha scritto il politico lituano sul suo profilo Facebook, “sta compiendo nuovi passi nel tentativo di provocare insoddisfazione tra i politici occidentali con il sostegno all’Ucraina o per intimidire i Paesi che sostengono l’Ucraina. La dichiarazione di Putin sul dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia entro luglio di quest’anno può essere attribuita a tale obiettivo”.

Fonte: Ansa