Pediatri: “E’ falso che i bambini non si infettano”

"Sostenere che l'infanzia non viene contagiata confonde i genitori", afferma Giuseppe Di Mauro, presidente della Società di pediatria preventiva e sociale (Sipps)

“I bambini si ammalano di coronavirus e la contagiosità in età pediatrica deve essere ancora attentamente valutata perché negli ultimi due mesi i bambini hanno interrotto la frequenza scolastica e sono stati isolati dalla restrizione- avverte Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS)-.Questo ha fatto diminuire drasticamente i contagi di tutte le malattie infettive, ma bisognerà valutare attentamente la diffusione del virus nel momento in cui si allenteranno queste misure protettive”.

Asintomatici

Nei bambini il Covid-19 compare spesso sotto forma asintomatica o con una sintomatologia lieve. Certo, sottolinea Di Mauro a Dire, non sviluppano la malattia in modo grave come negli adulti, o come quegli adulti che presentano delle malattie croniche, ma non possiamo ignorare che proprio in questi giorni sono pubblicati alcuni dati su riviste scientifiche sul rischio che alcuni bambini affetti da Covid possano sviluppare la malattia di Kawasaki, complicanza temibile e che necessita di terapie importanti e rapide.
In vista della fase due non sono ammesi dubbi: “Non dobbiamo mettere a rischio la salute di nessuno, men che meno quella delle persone anziane o con patologie croniche“. E “da lunedì le famiglie si aprono alle visite dei congiunti, i nipoti andranno dai nonni e bisognerà mantenere alta la guardia sul rischio contagi”. Quindi il consiglio è sempre lo stesso: “I bambini se vedono i nonni devono indossare la mascherina e tenere la distanza di sicurezza“. Per quando riguarda la progressiva riapertura, Di Mauro invita infine tutti gli italiani alla prudenza: “La chiusura sta dando buoni risultati e in vista del riavvicinamento ai congiunti tuteliamo i contatti per ridurre il rischio contagio“.

Polmoniti insolite

“Qualcosa di strano può essere avvenuto probabilmente in tutta Italia. Tuttavia cercherei di non andare nel sensazionalismo di ogni informazione, altrimenti diventa come l’annuncio dei colleghi inglesi sulla sindrome di Kawasaki a tutti i bambini”, spiega a Dire Riccardo Lubrano, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup), commentando i casi di “polmoniti insolite” riscontrate gia’ a gennaio da diversi pediatri a Milano, riaccendendo l’attenzione sull’origine del virus in Italia. “Sono notizie importanti, ma vanno prese con attenzione – conferma Lubrano – il Covid-19 è una malattia che non conosciamo. Uno o due rilievi non sono l’epidemiologia della massa dei bambini. Bisogna lavorare anche in termini di numeri, a volte ci si abbandona sul sensazionalismo di un paziente che una persona ha avuto in reparto, ma la realtà è invece quella di un solo paziente. Per noi è importante anche il singolo, lavoriamo sul singolo, però quando si parla di una pandemia bisogna lavorare sui grandi numeri e questo non c’è fortunatamente”.