Mattarella ricorda Giordano: “Cultura della legalità attraverso la forza del diritto”

Mattarella ricorda Alfonso Giordano, presidente del “maxiprocesso”, in occasione dell’intitolazione alla sua memoria dell’Aula della Prima Sezione civile del Tribunale di Palermo

Db Milano 20/03/2019 - mostra MilaNo mafia / foto Daniele Buffa/Image nella foto: mostra MilaNo mafia

Mattarella ricorda Alfonso Giordano, presidente del “maxiprocesso”, in occasione dell’intitolazione dell’Aula della Prima Sezione civile del Tribunale di Palermo al giudice antimafia: “La cultura della legalità, attraverso la forza del diritto, consente di contrastare ogni forma di prevaricazione”.

Il messaggio di Mattarella

In occasione dell’intitolazione dell’Aula della Prima Sezione civile del Tribunale di Palermo alla memoria di Alfonso Giordano, desidero unirmi al suo ricordo. Magistrato integerrimo, dotato di eccezionali capacità professionali, il dottor Giordano, nella sua lunga e prestigiosa carriera, si è distinto per l’esemplare dedizione all’esercizio della giurisdizione, fondando la propria autorevolezza, oltre che sull’indiscussa preparazione giuridica, sulla sua riconosciuta levatura morale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente della Corte di Appello di Palermo, Matteo Frasca, e al presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, in occasione dell’intitolazione dell’Aula della Prima Sezione civile del Tribunale di Palermo alla memoria di Alfonso Giordano.

“Con autentico spirito di servizio, dopo il rifiuto di alcuni colleghi, accettò di presiedere il ‘maxiprocesso’ in Corte di Assise, contribuendo in maniera determinante a una tappa fondamentale nella lotta alla mafia nel nostro Paese, assicurando l’applicazione del diritto con coraggiosa fermezza”, rammenta il capo dello Stato, secondo cui “il ricordo dell’integrità che caratterizzò l’assolvimento da parte sua delle funzioni giudiziarie costituisce riferimento per una sempre maggiore affermazione della cultura della legalità che, attraverso la forza del diritto, consente di contrastare ogni forma di prevaricazione, specie di quella mafiosa”.

Fonte: AgenSIR