Mattarella: “I processi divengano uno strumento più agile”

Il discorso del presidente Sergio Mattarella alla Cerimonia di inaugurazione delle sede della Scuola Superiore della Magistratura a Castel Capuano

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Napoli,Castel Capuano,visita la Biblioteca “Alfredo De Marsico”,in occasione della cerimonia d’inaugurazione della terza sede della Scuola Superiore della Magistratura e di presentazione dell’anno formativo 2023 (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

È indispensabile che il processo, sia civile che penale, divenga strumento più agile e moderno per perseguire adeguatamente gli obiettivi per i quali è predisposto. Occorre che Governo e Parlamento, Magistratura e avvocatura, si impegnino per conseguire questo risultato”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando alla Cerimonia di inaugurazione delle sede della Scuola Superiore della Magistratura a Castel Capuano.

Il messaggio di Mattarella

“Nel quadro degli equilibri costituzionali i giudici sono ‘soggetti soltanto alla legge’. Il che realizza l’unico collegamento possibile, in uno Stato di diritto, tra il giudice, non elettivo né politicamente responsabile, e la sovranità popolare, di cui la legge, opera di parlamentari eletti dal popolo e politicamente responsabili, è l’espressione prima”. In queste considerazioni si ritrova l’essenza dell’indipendenza della Magistratura come patrimonio irrinunziabile dello Stato di diritto e della nostra democrazia costituzionale”, ha detto il presidente Sergio Mattarella.

Nordio: “Pronto il primo pacchetto di riforme”

“Un primo pacchetto di provvedimenti – improntati a garantismo e pragmatismo – è pronto per essere sottoposto al Consiglio dei Ministri e poi al dibattito parlamentare”. Così sulla riforma della giustizia il ministro Carlo Nordio, intervenendo a Napoli. La Scuola, auspica il Guardasigilli, “potrà diventare – ancora una volta – preziosa ‘palestra’ di conoscenza anche per le riforme che nelle prossime settimane presenteremo”.

Presunzione di innocenza e certezza della pena siano due facce inscindibili del garantismo. In questa duplice, convergente direzione intendono muoversi le riforme in cantiere, continuando a lavorare per superare una visione carcero-centrica della pena”, ha detto Nordio.

Fonte: Ansa