Istat: “La retribuzione dei lavoratori italiani è inferiore alla media Ue”

Nell’ultimo decennio è aumentato anche il rischio di povertà, inferiore solo a Bulgaria e Romania

Operaio al lavoro. Immagine di repertorio. Foto di Henk Mul su Unsplash

L’Istat, nel rapporto annuale riguardante le statistiche sui guadagni dei lavoratori italiani, ha rilevato che, le retribuzioni lorde, sono cresciute di circa la metà nell’ultimo decennio rispetto alla media Ue.

Le retribuzioni medie

I lavoratori italiani guadagnano circa 3.700 euro l’anno in meno della media dei colleghi europei e oltre 8 mila euro in meno della media di quelli tedeschi. La retribuzione media annua lorda per dipendente è pari a quasi 27 mila euro, inferiore del 12% a quella media Ue e del 23% a quella tedesca, nel 2021, a parità di potere d’acquisto. L’Istat, nel rapporto annuale, indica che, tra il 2013 e il 2022, la crescita totale delle retribuzioni lorde annue per dipendente in Italia è stata del 12%, circa la metà della media europea. Il potere di acquisto delle retribuzioni, negli stessi anni, è sceso del 2% (+2,5% negli altri paesi).

Il rischio povertà

In Italia, inoltre, la “trappola della povertà” è più intensa che nella maggior parte dei paesi dell’Unione europea e sta aumentando più che altrove, a confronto con il 2011. Quasi un terzo degli adulti (tra 25 e 49 anni) a rischio di povertà proviene da genitori che, quando erano ragazzi di 14 anni, versavano in una cattiva condizione finanziaria. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2019, indicano in Italia il valore più alto tra i principali paesi europei e nel complesso dell’Ue inferiore solo a quello di Bulgaria e Romania.

Fonte: Ansa