Iran: attaccata l’abitazione del manifestante impiccato lunedì

Circa 70 giornalisti iraniani sono stati arrestati dall'inizio delle proteste contro la Repubblica islamica in Iran

Iran
Gc Milano 15/06/2009 - manifestazione studenti Iraniani in protesta contro i risultati della decima elezione presidenziale Iraniana / foto Giuseppe Celeste/Image

Proseguono le proteste in Iran sorte in seguito alla morte di Mahsa Amina, 22enne di origine curda, morta per le bastonate alla testa mentre era in custodia della polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto.

Ieri è stato condannato a morte il secondo manifestante. Circa 70 giornalisti iraniani sono stati arrestati dall’inizio delle proteste contro la Repubblica islamica e attualmente almeno 35 sono ancora detenuti, secondo l’Associazione dei giornalisti iraniani.

Iran: attaccata l’abitazione del giovane impiccato ieri

E’ stata attaccata la casa della famiglia di Majidreza Rahnavard, il giovane manifestante impiccato pubblicamente ieri in Iran. Lo riporta Bbc Persia mostrando le immagini pubblicate sui social in cui si vedono le finestre dell’abitazione in Har Ameli Street a Mashhad rotte e slogan scritti sul muro.

Intanto il governo ha impedito i funerali e di partecipare al lutto ma un certo numero di persone si è radunato intorno alla casa di Majidreza e ha urlato slogan contro la Repubblica islamica. La magistratura ha diffuso un video censurato davanti alla casa di Majidreza Rahnavard, in cui vengono mostrate altre immagini al posto di quelle dove si vedono i danni.

La Corte promette stop all’esecuzione ma vengono impiccati

Secondo l’agenzia di stampa iraniana degli attivisti per i diritti umani ieri sono stati giustiziati due detenuti per reati legati alla droga nella prigione di Qazvin, nell’Iran nord-occidentale. Sono stati identificati come Abbas Hosseini e Ali Seyyedkhani. L’8 dicembre invece è stato impiccato un altro detenuto, Shayan Hassanpour, di 23 anni, nella prigione di Maku, sempre nel nord-ovest.

Era accusato di omicidio. L’Organizzazione iraniana per i diritti umani ha riferito che i tre detenuti erano stati arrestati e condannati a morte tre anni fa e sono stati giustiziati nonostante la promessa della Corte che la loro esecuzione non sarebbe stata eseguita. “Nessuna delle fonti ufficiali e dei media iraniani ha riportato queste esecuzioni”, scrivono gli attivisti.

Fonte: Ansa