Svolti a Messina i funerali di Viviana Parisi e del piccolo Gioele

Venerdì il gip ha archiviato il caso della donna morta ad agosto 2020 nelle campagne di Caronia con il figlio

“Siamo qui per dare una degna sepoltura a Viviana e a Gioele come volevamo da tempo. Io non mi fermo e vado avanti, questo è sicuro al 100 per cento”. Sono le parole di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana Parisi, la dj morta ad agosto 2020 nelle campagne di Caronia con il figlio, pronunciate durante i loro funerali nel Duomo di Messina.

Daniele Mondello: “Non mi fermerò mai”

“Non ho mai visto in tutta la mia vita – ha aggiunto Mondello tra le lacrime – un caso chiuso così con otto ipotesi diverse. Senza impronte e senza niente di concreto. L’ho detto e lo faccio: non mi fermerò mai. Ormai ho perso tutto e quindi non mi interessa niente, vado avanti fino alla fine. Lo dico anche al procuratore Cavallo che continuerò fino alla mia morte. Mi hanno tolto tutto. Farò di tutto per scoprire la verità, l’unica cosa positiva è e posso dare finalmente una degna sepoltura ai miei cari”.

Venerdì l’archiviazione del caso da parte del gip

I funerali si sono svolti solo oggi a causa dei numerosi esami tecnici richiesti dalla procura e dai legali di Mondello. Venerdì il gip ha archiviato il caso e i corpi sono stati restituiti alla famiglia.

Per gli inquirenti l’ipotesi omicidio-suicidio è rimasta la più probabile con l’esclusione di un qualsiasi coinvolgimento di terzi. “La morte di Viviana Parisi a causa del gesto suicida come conseguenza del lancio dal traliccio è l’unica compatibile con le risultanze investigative” e “c’è la certezza che la morte del piccolo Gioele non possa essere collegata, neanche indirettamente, all’azione umana”, si legge nell’ordinanza del gip, che “condivide pienamente la ricostruzione” della Procura, sottolineando “l’onestà intellettuale” dei pm nel riconoscere di “non avere potuto dare risposte certe sulle cause della morte” del bambino.

Non è stato dunque ascoltato l’accorato appello della famiglia Mondello che fin dall’inizio aveva scartato la possibilità che la donna potesse aver ucciso il bimbo per poi suicidarsi lanciandosi dal traliccio.

Dello stesso parere il legale della famiglia. “Chiunque dica che con l’archiviazione qualcosa finisce, discute di cose che non conosce. Questo caso non può essere chiuso con una archiviazione perché non è un provvedimento idoneo ad assumere valore di cosa giudicata”, ha dichiarato Claudio Mondello, legale di Daniele Mondello, riportato da TgCom24.

Padre Cleto durante l’omelia: “Non perdere mai la speranza”

“Viviana e Gioele non avevano il cuore spento, non perdiamo nemmeno noi la speranza”. Così durante l’omelia padre Cleto D’Agostino, parroco di Venetico, che conosceva la famiglia Mondello. “Sentiamoci in famiglia – ha aggiunto – sono veramente onorato di essere stato il parroco di una bella famiglia come quella dei Mondello-Parisi e non dimenticherò mai come sono stato accolto da loro prima e dopo la nascita di Gioele. Dopo tanta attesa le carte hanno detto la loro verità, cala il sipario, ma non è la fine di tutto. E’ ora il momento della preghiera”.

“Anche quando ci sono momenti inspiegabili, quando perdiamo le nostre certezze – ha sottolineato il sacerdote – dobbiamo trovare la forza. E’ morta una mamma con il suo bambino ed è una cosa terribile, ma ogni giorno in Italia muoiono tanti bambini: ad esempio per gli aborti, ma nessuno se ne accorge e nessuno indaga. Noi abbiamo la speranza perché sappiamo che non esiste solo questa vita, lo sapeva Viviana: che un giorno ha scritto riepilogando le sue emozioni dicendo buon giorno ai suoi cari e Dio. Ma cosa fare? Non bisogna fare – ha concluso padre Cleto – ma credere e non perdere la speranza”.