Covid, Ordine dei Medici: “Lockdown totale subito in tutto il Paese”

Anelli: "O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci: le regioni gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite"

Filippo Anelli

Lockdown totale, in tutto il Paese“. E’ La richiesta ufficiale arriva ieri sera dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici alla luce dei dati definiti “allarmanti” dell’ultimo bollettino dell’emergenza Coronavirus in Italia, reso noto domenica pomeriggio dal Ministero della Salute: 32.616 contagi registrati nelle ultime 24 ore, per un totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria di 935.104 casi.

Ordine dei Medici

A lanciare l’allarme, il presidente Filippo Anelli con un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della FNOMCeO. A preoccupare sono soprattutto i numeri che riguardano degenze e malati in terapia intensiva: sono 26.440 i ricoverati con sintomi, 2.749 le persone in terapia intensiva, in aumento di ben 115 unità.

“La situazione fra un mese sarà drammatica – ha aggiunto – e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale. O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite“.

Ricciardi

Lancia l’allarme anche Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute. “In certe aree metropolitane il lockdown va fatto subito. Io avrei fatto Napoli e Milano zona rossa due settimane fa“, ha detto Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite ieri seta di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3. Commentando l’ultimo bollettino, ha detto che la situazione è “drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento”. E che “si profila come una tragedia nazionale. Sono necessari interventi rapidi”.

Fine settimana

Il primo weekend dopo il Dpcm ha visto l’Italia divisa in due: tra folle al mare e strade deserte. Il fine settimana ha infatti visto molte persone nelle vie dello shopping, soprattutto a Roma, Bologna e Firenze, assembramenti ai mercatini di Palermo e folle sul lungomare di Napoli. Al contrario, grandi città come Torino, Milano e Venezia erano deserte: a Torino sono tornati i runner nelle strade vuote.