Coronavirus, l’evoluzione dei dati in Italia

Quasi 2 mila casi nel nostro Paese ma continuano ad aumentare le guarigioni. L'Oms: "Ancora non è pandemia"

Parla di 1.835 contagi e 52 vittime l’ultimo bilancio della Protezione Civile in merito all’emergenza coronavirus in Italia. Dati che certificano una casistica ancora consistente ( contagi aumentati di 18 nelle ultime 24 ore), registrando il primo decesso nelle Marche ma anche un incremento delle guarigioni, arrivate a 149, addirittura 66 in più rispetto a 24 ore fa. Numeri incoraggianti anche se, come ribadito nuovamente dal presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, bisognerà attendere i prossimi giorni per capire realmente a che punto è l’epidemia e, soprattutto, se le misure prese dalle autorità fin qui saranno sufficienti ad arginarne la propagazione. In caso contrario, verranno adottate ulteriori norme.

Effetti collaterali

Nel frattempo, mentre in Italia il bilancio del contagio (guarigioni e decessi compresi) si aggiorna praticamente di ora in ora, la Commissione europea cerca qualche espediente che possa consentire all’Europa di correre ai ripari, tamponando l’emergenza Covid e preservando la mobilità dei cittadini del Vecchio continente. Preso atto di una diffusione ancora progressiva e di una soglia di rischio che ha ormai raggiunto il livello alto, la presidente della Commissione, Usrula von der Leyen, avanza l’ipotesi di una task force a livello europeo. Questo, in un momento in cui a livello globale resta alta la soglia di guardia, soprattutto nei confronti dell’Italia: in giornata, la Iata aveva stimato le perdite per le compagnie aeree dovute al coronavirus, segnalando la possibilità che almeno il 43% delle rotte possa saltare a causa dello spandersi dell’epidemia. Che, secondo l’Oms, non è comunque ancora ascrivibile al rango di pandemia, pur ribadendo come non si abbia a che fare con l’influenza, e che l’unica via possibile è quella del contenimento.

Provvedimenti

Intanto, le misure prese per il contrasto al virus in Italia trovano i primi compromessi: riaperto parzialmente il Duomo di Milano, con limitazioni negli accessi e altri accorgimenti utili a contrastare la diffusione del coronavirus. Accanto ai piccoli provvedimenti (come l’invito a non uscire di casa aglio over 65, rivolto ai cittadini dalla Regione Lombardia), un decreto varato dal governo che dovrebbe contribuire a tamponare l’emergenza su un piano economico, specialmente per quanto riguarda il sostegno alle imprese, le più colpite sul piano economico-finanziario vista la chiusura degli esercizi arrivata in diverse regioni del Nord Italia.