Confsal e Fisa-aziende antincendio rinnovano il contratto in pandemia

La Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori e Fisa siglano un contratto collettivo nazionale migliorativo nel settore dell' attività di produzione, installazione, manutenzione di mezzi ed impianti antincendio e di sorveglianza

Non si ferma durante il lockdown la contrattazione sindacale per il lavoro. Anche in piena emergenza Covid-19, Confsal (la Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori) e Fisa siglano un contratto collettivo nazionale migliorativo per la categoria.

Rinnovo raggiunto

“È stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (ccnl) per i dipendenti delle imprese esercenti ed attività di produzione, installazione, manutenzione di mezzi ed impianti antincendio e di sorveglianza”, annuncia la Confsal vigili del fuoco e l’associazione aziende antincendio Fisa, dopo un confronto negoziale iniziato mesi fa e portato a termine con la sigla che sancisce il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro. “Rispetto al precedente contratto collettivo nazionale– evidenzia la Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori– l’attuale nuovo prevede un aumento economico complessivo a beneficio dei lavoratori pari al 4 per cento. Sono stati introdotti, inoltre, nuovi istituti innovativi”.

In emergenza

“Seppur si siano presentate esigenze straordinarie, a causa della grave emergenza pandemica che sta attraversando il Paese, siamo riusciti non solo a rinnovare il nostro contratto collettivo nazionale del lavoro, ma a renderlo migliorativo sotto il profilo economico, del welfare e delle ore lavorate“, concludono Confsal e Fisa. Un risultato in linea con l’impostazione pragmatica e fattuale che da sempre caratterizza l’impegno sindacale della Confsal. Il segretario generale della Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori è Angelo Raffaele Margiotta, che è anche consigliere del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (organo di rilievo costituzionale con funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni) e componente del Cesi, il think tank di politica internazionale che si occupa di geopolitica e geoeconomia.

Dialogo costruttivo

Da oltre quarant’anni l’organizzazione della struttura e l’iniziativa operativa della Confsal sono ancorate a saldi principi di democrazia, pluralismo e indipendenza come “supporti necessari finalizzati a garantire un effettivo protagonismo partecipativo“, stabilisce l’atto costitutivo  della Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, nata nel 1979 dall’unione di due forti formazioni autonome, lo Snals e l’Unsa, già positivamente alla ribalta del vasto scenario sindacale italiano. Evidenzia il segretario generale Margiotta:”Da allora, interpretando le aspettative del mondo del lavoro deluso dalla politica dei sindacati a forte caratterizzazione ideologico-partitica, la nostra confederazione si propone di perseguire e raggiungere, nel tempo e in un contesto unitario con le altre formazioni autonome, una serie di obiettivi chiari e coerenti“.

Valida alternativa

E cioè, precisa Margiotta, “creare una valida alternativa al sindacalismo ideologico che spesso si è mosso in una visione ristretta o distorta degli interessi del mondo del lavoro e affermare una linea di azione sindacale meno rituale e demagogica e quindi più sollecita a porre la propria attenzione agli interessi generali della collettività“. Inoltre, spiega Margiotta, l’impostazione di fondo della Confsal è quella di “ricercare la perequazione e l’indispensabile giustizia retributiva dei lavoratori in una visione tesa all’affermazione ed esaltazione della professionalità e della meritocrazia” e ciò attivando “adeguate strategie di promozione sociale finalizzate al recupero del sistema economico per garantire più alti livelli di qualità della vita di tutti i lavoratori“.