Ue, bozza dossier migrazione: “Si finanzino azioni su tutte le rotte migratorie”

Il dibattito avviene alla luce del nuovo orientamento europeo che introduce una politica punitiva per i Paesi che si rifiutano di collaborare con l'Ue

Tra i punti centrali della discussione sul dossier migrazione oggi al vertice dei leader Ue, di cui ANSA ha preso visione, si legge il finanziamento e l’attuazione dei piani d’azione con i Paesi terzi, in particolare “col finanziamento di azioni su tutte le rotte”, “un controllo efficace delle frontiere esterne”, oltre al tema dei “movimenti secondari”.

“Il Consiglio europeo si attende che i piani d’azione” con i Paesi terzi “siano sostenuti da scadenze concrete e da un sostegno finanziario adeguato e ribadisce la richiesta alla Commissione di riferire al Consiglio sulle sue intenzioni”, emerge dalla bozza di conclusioni.

Bozza Ue: “Si finanzino azioni su tutte le rotte migratorie”

“In linea con la sua dichiarazione del marzo 2021, e le sue conclusioni del giugno 2021, il Consiglio europeo ribadisce la sua aspettativa che i finanziamenti per i rifugiati siriani e le comunità di accoglienza in Turchia, Giordania, Libano e in altre parti della regione, nell’ambito degli strumenti pertinenti siano mobilitati in modo tempestivo”, si spiega nel documento.

Ue: “Garantire rimpatri e accordi riammissione”

Rimpatri e accordi di riammissione faranno parte della discussione dei leader Ue oggi al vertice, nell’ambito del dossier migrazione. Il dibattito avviene alla luce del nuovo orientamento europeo che introduce una politica ‘punitiva’ in termini ad esempio di visti o risorse, per i Paesi che si rifiutano di collaborare con l’Unione. “Il Consiglio europeo richiama la necessità di assicurare rimpatri efficaci e la piena attuazione degli accordi di riammissione, utilizzando le leve necessarie”, si legge nella bozza Ue.

Draghi: “C’è ancora molto da fare”

“C’è ancora da lavorare”. Così Draghi, uscendo dall’albergo dove alloggia a Bruxelles, risponde a chi gli chiede se sia soddisfatto delle conclusioni del Consiglio Ue. Ieri il pressing del premier perché si agisca subito sul dossier dei rincari energetici per non danneggiare la ripresa e preservare la transizione.