Alta tensione al confine Serbia-Kosovo: rinviato di un mese divieto documenti serbi

"Ora ci si aspetta che tutti i blocchi stradali vengano rimossi immediatamente": ha twittato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell

Forze speciali kosovare (immagine EPA/VALDRIN XHEMAJ)

Il governo del Kosovo ha rinviato di un mese, fino al primo settembre, il divieto dell’uso di documenti serbi nelle regioni del nord a maggioranza serba, secondo quanto riferisce l’agenzia russa Tass. L’annuncio del divieto, che doveva entrare in vigore oggi, ha scatenato violente reazioni dei serbi del Kosovo e riacceso pericolosamente le tensioni tra Pristina e Belgrado.

Alta tensione a confine Serbia-Kosovo per le targhe

I manifestanti kosovari di etnia serba hanno bloccato le strade che conducono ai valichi di confine di Jarinje e Bernjak, obbligando le autorità a deciderne la chiusura. Media locali riferiscono che la Forza per il Kosovo a guida Nato (Kfor) ha inviato militari a pattugliare le strade.

I dimostranti kosovari di etnia serba protestano contro nuove leggi approvate dal governo su documenti di identità e targhe automobilistiche, che sarebbero dovute entrare in vigore oggi. Nello specifico, i manifestanti protestano contro la decisione di Pristina di imporre anche ai serbi che vivono in Kosovo l’uso esclusivo di carte d’identità e targhe kosovare.

A partire dalla guerra del 1999, il Kosovo aveva tollerato l’uso di targhe emesse dalle istituzioni serbe in quattro municipalità del nord del Paese dove sono presenti maggioranze serbe. D’ora in poi sarà invece obbligatorio l’uso di targhe con l’acronimo Rks, cioè Repubblica del Kosovo.

La disputa ha riacceso le tensioni tra Pristina e Belgrado, che non riconosce l’indipendenza del Kosovo.

Media internazionali riferiscono che il presidente serbo Aleksandr Vucic, in un discorso televisivo, ha mostrato una cartina del Kosovo coperto dalla bandiera serba e ha avvertito che se i serbi saranno minacciati, la Serbia ne uscirà vittoriosa.

Si è poi detto fiducioso: “Spero che la riduzione dell’escalation avvenga se non stasera domani e che avremo il tempo di prepararci per un colloquio e cercare di trovare una soluzione di compromesso e mantenere la pace“, ha detto ieri alla tv di Stato. Oggi il rinvio di un mese che ha placato le tensioni.

Borrell: “Bene rinvio nuove misure all’ 1 settembre”

“Benvenuta la decisione del Kosovo di spostare le misure al 1° settembre. Ora ci si aspetta che tutti i blocchi stradali vengano rimossi immediatamente”: lo ha twittato l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, riferendosi alle tensioni esplose ieri sera tra Kosovo e Serbia. “Le questioni aperte dovrebbero essere affrontate attraverso il dialogo facilitato dall’UE e l’attenzione è sulla normalizzazione globale delle relazioni tra Kosovo e Serbia, essenziali per i loro percorsi di integrazione nell’UE”.