Agente suicida, la Procura di Brescia apre un'inchiesta

Si sono svolte questo pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Ciré, in provincia di Torino, le esequie di Gian Marco Lorito, l'agente di 43 anni che martedì scorso si è tolto la vita dopo essere stato ripetutamente attaccato sui social per aver parcheggiato l'auto della Polizia Locale in un posteggio riservato ai disabili a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Bergamo.

Aperta un'inchiesta

Parla di “flagellazione mediatica” Massimo Cozzo, presidente provinciale dell'Associazione Professionale Polizia Locale d'Italia che – come riporta Il Giorno – denuncia il tam-tam mediatico scatenatosi ai danni di Lorito, che avrebbe contribuito a una sua sofferenza psico-fisica costatagli la vita. Gli ha fatto eco il segretario del sindacato Sulpm-Sulpl Giovanni Novali che ha dichiarato: “Per noi è una tragedia perché abbiamo perso un collega e un servitore delle istituzioni […]. Quello che pensiamo è che Gian Marco Lorito sia stato messo alla gogna mediatica. Come sindacato ci stiamo mobilitando per approfondire i fatti a difesa dell’agente e di tutta la categoria” ha detto Novali. La Procura della Repubblica di Brescia ha, intanto, reso noto di aver apertu un'inchiesta per istigazione al suicidio.

La tragedia

Tredici giorni fa sui social network era stata diffusa la foto di un'auto della Polizia locale posteggiata in un parcheggio per disabili a Bergamo. A seguito dell'accaduto, l'agente, Gian Marco Lorito, era stato rimproverato anche da alcuni passanti. Consapevole dello sbaglio, Lorito si era scusato scrivendo in seguito un messaggio: “Non ho parole per esprimere il mio rammarico. Non era mia intenzione, ma purtroppo mi sono confuso con la segnaletica […]. La prego di accettare le mie scuse sincere e di continuare a riporre fiducia nel nostro lavoro e nelle istituzioni” aveva dichiarato. Probabilmente, le sue scuse non sono bastate, perché lui stesso avrebbe versato un contributo all'Anmic di cento euro, cifra corrispondente alla sanzione stradale. Poi, a distanza di pochi giorni, la scoperta del suo atto estremo. E così, l'agente si è tolto la vita.