Dalle cellule sottocutanee a quelle tiroidee. La nuova frontiera scientifica

La scienza ha compiuto enormi passi in avanti. Ed ecco un nuovo obiettivo raggiunto da un gruppo di scienziati diretti da Sabine Costagliola dell’Università di Bruxelles. I ricercatori hanno presentato al 41° Congresso Annuale della Società europea degli organi artificiali (Esao) i risultati sperimentati nei loro laboratori: partendo da un gruppo di cellule sono riusciti a trasformarle in cellule tiroidee.

Il direttore dell’Unità di Chirurgia Endocrina del Gemelli, il dott. Celestino Pio Lombardi, ha esternato la sua volontà di poter collaborare con il gruppo di ricercatori di Bruxelles, secondo lui: “le malattie tiroidee e tumori della ghiandola che ne richiedono l’asportazione sono sempre più diffusi e i pazienti che la subiscono devono prendere ogni giorno gli ormoni tiroidei sostitutivi, che non sempre risultano una terapia efficace”. Il direttore riferisce anche che nel corso degli anni si sono tentate varie strade per curare i pazienti affetti da malattie tiroidee, come per esempio, impiantare nella muscolatura cellule sane della loro tiroide, ma con scarsissimi risultati.

“Vorremmo tentare, con una collaborazione con il laboratorio della dottoressa Sabine Costagliola – commenta così il dott. Lombardi – di prendere cellule staminali dalla sottocute di pazienti e trasformarle con adeguati stimoli in cellule tiroidee in grado di produrre gli ormoni”.