BUON COMPLEANNO IN TERRIS

Due anni di Interris.it. Due anni di lavoro certosino, articoli, foto, video e interviste di un quotidiano che fa dell’oggettività, del pluralismo e dei valori le proprie cifre distintive. In un sistema mediatico pericolosamente multipolare, nel quale troppo spesso manca il rispetto per “chi ci legge”, non è poco. Siamo un giornale vicino alla gente, attento nell’utilizzo di un linguaggio semplice, ma che non si spaventa di fronte all’opportunità di ospitare grandi personalità del mondo politico, istituzionale, culturale, accademico e delle professioni. Senza però dimenticarci di dare voce all’uomo e alla donna qualunque. E’ la vita quotidiana, del resto, il miglior termometro della società.

Interris.it emette il primo vagito alla mezzanotte dell’8 settembre 2014. Una data non casuale, in cui si celebra la Natività della Madonna. La vocazione mariana del magazine è lampante. Si vede nella M che campeggia nel cuore della testata e nel blu spesso utilizzato per evidenziare concetti e parole importanti (come lo “schiaffo”). Non solo: alla Madre di Gesù sono state spesso dedicati articoli di tenore religioso, teologico, storico o riguardanti storie di devozione personale.

Ma Interris.it non è solo un portale all news di ispirazione cattolica, è anche un quotidiano internazionale. Lo dimostrano le tre lingue (italiano, inglese e spagnolo) in cui è tradotto. Un modo innovativo per veicolare il messaggio che vogliamo trasmettere: in un mondo che tende a dividersi, noi vogliamo unire, attraverso il racconto dei valori universali.

L’homepage, nel tempo variata per consentire una migliore fruibilità del prodotto, è studiata per raggiungere questi obiettivi. In alto troviamo lo “Schiaffo”, una storia o un argomento di valore sociale, in cui cerchiamo di dimostrare che non è tutto relativo, ma che esistono un bene e un male, i cui confini sono ben marcati. Spesso sono racconti tragici, altre volte più leggeri, in alcuni casi reportage o interviste, ma l’obiettivo è sempre lo stesso. Sotto l’editoriale (o l’intervento) e il primo piano ci sono i settori dedicati alla cronaca quotidiana. Dodici spazi cui di recente abbiamo aggiunto le “Periferie”, cioè una finestra aperta sugli “ultimi della Terra”, riprendendo un tema caro a Papa Francesco. In fondo compaiono le rubriche, dedicate ad argomenti per noi sensibili (come la famiglia) o che possano interessare la collettività.

La formula ha riscosso il vostro apprezzamento. Da voi sono arrivati elogi, critiche (sempre costruttive) e aiuti sostanziali. Perché Interris.it vive grazie al contributo di chi lo apprezza, non ricevendo alcuna forma di finanziamento pubblico. L’auspicio è che questo filo diretto con il pubblico, la vera forza del giornale, non si spezzi mai. Per questo invitiamo tutti a seguire attivamente la nostra pagina fan di Facebook e il nostro profilo Twitter.

Con le idee ben chiare sulla nostra mission ci proiettiamo verso il futuro, in un percorso ancor più entusiasmante, verso nuovi orizzonti da raggiungere insieme.