Anmil, una petizione contro il nuovo Isee

“La nostra Associazione si batte da oltre 70 anni per la salute e la sicurezza dei lavoratori, preoccupandosi che siano loro riconosciuti i diritti derivanti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Oggi, questi diritti sono in pericolo e tutti i lavoratori devono unirsi per difenderli, mentre coloro che hanno già subito un infortunio devono battersi insieme solidalmente, senza disperdere in mille rivoli l’energia necessaria a dare forza ed autorevolezza alle istanze di malati, invalidi, mutilati, vedove e orfani di caduti sul lavoro” ha affermato Franco Bettoni, Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL).

“È con soddisfazione – aggiunge Bettoni – che apprendiamo la notizia dell’accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso presentato dai familiari dei disabili contro la riforma dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) entrata in vigore a inizio 2015, che ha introdotto un nuovo meccanismo di calcolo del reddito per l’accesso ad aiuti e a prestazioni sociali agevolate, sfavorevole per le persone con disabilità più gravi”, pertanto “nelle giornate di Open Day le nostre sedi ANMIL raccoglieranno le firme di tutti i cittadini per una petizione al Parlamento finalizzata ad escludere la rendita INAIL dal computo dell’ISEE”, “poiché il nuovo sistema entrato in vigore nel 2015 penalizza gli invalidi più gravi. Sono infatti proprio i grandi invalidi e gli infortunati con disabilità percentualmente più elevate a non poter beneficiare a pieno delle compensazioni previste dal nuovo calcolo ISEE e che subiscono, quindi, un ampio ed ingiustificato taglio dei benefici sociali finora loro riconosciuti proprio per la loro particolare condizione oltre ad un aumento incondizionato delle quote di compartecipazione da pagare per ottenerli”.

“Siamo certi di raccogliere decine di migliaia di firme perché i nostri 400.000 iscritti informati attraverso il periodico associativo, come sempre, ci aiuteranno a portare avanti questa battaglia” ha affermato Bettoni chiedendo infine “agli organi di informazione di sostenere questa battaglia e di dare risalto a questa iniziativa che riguarda tutti i cittadini e rappresenta un passo importante per porre al centro dell’attenzione collettiva il valore del lavoro, da cui deriva benessere e prosperità per tutti, senza dover rischiare o perdere la salute e la vita”. Per aderire alla petizione è possibile chiedere informazioni telefonando al numero verde 800.180.943 oppure consultando il sito www.anmil.it, i prossimi Open Day su tutto il territorio nazionale sono pervisti per sabato 7 marzo e sabato 14 marzo.